A due settimane dalla pronuncia definitiva della Commissione Ue si complicano ancora di più le prospettive dell’operazione Lufthansa – Ita Airways. Una pratica che Bruxelles sta gestendo con insolita puntigliosità, raramente osservata in altre occasioni, e che rischia ora di andare definitivamente in fumo. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera l’ultima ed ennesima condizione posta dalla commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager è che la compagnia italiana rimanga fuori dal network di alleanze “A++”, di cui fa invece parte Lufthansa insieme ad Air Canada e alla statunitense United Airlines. Una richiesta particolarmente indigesta che avrebbe pesanti ricadute sulle prospettive commerciali del piccolo vettore italiano. Evidentemente non sono bastate le rinunce sugli slot di Linate e su alcune tratte internazionali messe sul piatto dalle due compagnie.

Secondo Repubblica la compagnia tedesca sarebbe pronta a giocare un’ultima carta. Entrerebbe subito nel capitale di Ita al 41% come previsto ma accetterebbe di lasciare l’unione resta congelata per un periodo tra i 12 e i 18 mesi. Nel dettaglio, scrive il quotidiano, i tedeschi avrebbero prospettato una sorta di acquisto postdatato, con Lufthansa che entrerebbe subito nel capitale di Ita per il 41% delle azioni. E, come da accordi col governo italiano, il suo ingresso prenderebbe forma attraverso un aumento di capitale riservato da 325 milioni. L’integrazione però verrebbe congelata per alcuni mesi in cui Ita continuerebbe a volare da sola senza il minimo accordo con Lufthansa e con le sue compagne satelliti. In cambio Lufthansa chiederebbe a Bruxelles di togliere il veto a un’integrazione tra Ita e la statunitense United, per assicurare alla compagnia italiana un solido partner negli Usa. In passato i vertici di Lufthansa hanno ribadito la loro volontà di portare a termine l’operazione ma “non a qualsiasi costo”.

“Le discussioni sono in corso, non c’e’ ancora una conclusione sul caso, no comment sulle sensazioni”, risponde Margrethe Vestager. “Sono pochi i casi davanti ai quali abbiamo proibito un’acquisizione. Credo finora siano stati dieci, quindi è davvero molto raro che avvenga”, dice la commissaria. “Nella grande maggioranza dei nostri casi, diamo il via libera all’acquisizione. Ci sono poi delle fusioni nelle quali servono dei rimedi – ha sottolineato Vestager -. Ovviamente non è una scienza esatta ma il nostro obiettivo è restituire la concorrenza che viene a mancare”. E infine: “Stiamo ancora discutendo su come porre rimedio ai problemi di concorrenza” rilevati dall’operazione Ita-Lufthansa, “come facciamo per ogni caso

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