Ricordate quel bambino che aveva ricevuto (simbolicamente) la fascia da capitano di Francesco Totti nel giorno del suo addio alla Roma e al calcio giocato? Era il 28 maggio 2017: all’apparenza, un pomeriggio come tanti altri. Non per l’allora undicenne Mattia Almaviva del vivaio giallorosso. Esattamente sette anni dopo quel passaggio di consegne, Almaviva è stato convocato in prima squadra da Daniele De Rossi, per l’amichevole di venerdì 31 maggio contro il Milan, in Australia.
Ora è capitano dell’Under 18
Un cerchio che si chiude, per una favola che ha visto protagonista il bambino più invidiato da tutta la città. Un’istantanea che ora è già storia: oggi, Mattia è il capitano dell’Under 18 della Roma e ha da poco compiuto 18 anni. Lo scorso 7 marzo, Almaviva aveva firmato il primo contratto da professionista con i giallorossi: “L’ho sognato sin da piccolo, ho lottato per ottenere questo punto di partenza ed ora posso dire felicemente che l’ho raggiunto. Voglio ringraziare la società per la grande opportunità data, la mia famiglia e i miei agenti, sperando di raggiungere altri traguardi come questo”. Il primo di tanti, nel frattempo, si aggiunge alla collezione.
Il 28 maggio nel destino
Chi l’avrebbe mai pensato che per Almaviva quello sarebbe stato solo il primo mese di maggio più bello della sua vita. Dalle lacrime per l’addio di un’icona, a quelle di gioia per la convocazione in prima squadra. Quel giorno, a piangere insieme a lui su quel campo, c’era Daniele De Rossi, oggi l’allenatore che gli ha dato una chance. Sette anni dopo, quel bambino sta cercando un posto nei grandi, sperando – un giorno – di poter indossare la stessa fascia che gli è stata donata dal “capitano eterno” della sua squadra del cuore. E chissà se ancora oggi quella foto la starà custodendo gelosamente. Magari sul comodino di camera sua, come se fosse un santino.