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Manca il braccialetto elettronico, resta in carcere il marito dell’influencer Siu

La procura di Biella sta valutando un eventuale ricorso contro la decisione di scarcerare l'uomo

di F. Q.
Manca il braccialetto elettronico, resta in carcere il marito dell’influencer Siu

Jonathan Maldonato, marito dell’influencer Soukaina El Basri, nota come Siu, è ancora detenuto nel carcere di Biella nonostante l’ordine di scarcerazione emesso dal giudice per le indagini preliminari. Il Gip ha convalidato l’arresto di Maldonato, disponendo la sua scarcerazione con l’obbligo di firma e il divieto di avvicinamento alla moglie, tuttavia, la scarcerazione è stata bloccata dalla mancanza di un braccialetto elettronico, necessario per monitorare i suoi spostamenti. L’avvocato difensore di Maldonato, Giovanna Barbotto, ha confermato che la pratica per ottenere il dispositivo è stata avviata urgentemente, ma il braccialetto non è ancora disponibile. Maldonato, 37 anni, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio della moglie, attualmente ricoverata in ospedale con una ferita al petto.

Dovrebbe essere a casa con le figlie, invece rimane in cella”, ha dichiarato il suo difensore, l’avvocato Barbotto, esprimendo il suo disappunto per la situazione. “È una cosa assurda. Il mio assistito è detenuto in carcere nonostante la disposizione di scarcerazione, una decisione arrivata ben oltre un giorno fa”. Essendo la villetta di Chiavazza, dove Maldonato viveva con la moglie e le due figlie, sotto sequestro, l’uomo dovrebbe trasferirsi a casa dei genitori in un altro paese.

Intanto Soukaina El Basri, ancora in condizioni critiche, non è stata ancora sentita dagli inquirenti: “Seppur uscita dal coma, versa ancora in condizioni di particolare vulnerabilità“, ha spiegato la procura. Le autorità stanno aspettando un miglioramento delle sue condizioni di salute per poter procedere con l’interrogatorio.

Maldonato ha sostenuto che la ferita della moglie sia stata causata da un tentativo di suicidio, una versione che ha raccontato agli inquirenti. Tuttavia, le indagini continuano per verificare la veridicità delle sue dichiarazioni e per fare luce sui dettagli dell’accaduto. La procura di Biella sta valutando un eventuale ricorso contro la decisione del Gip: “Quest’ufficio prosegue tutti gli accertamenti già disposti e delegati e si riserva eventuali iniziative in merito all’ordinanza all’esito delle necessarie valutazioni”, si legge in una nota ufficiale.

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