Cinema

Movie Icons – Oggetti dai set di Hollywood, al Museo del Cinema di Torino in mostra oggetti cult

di Davide Turrini
Movie Icons – Oggetti dai set di Hollywood, al Museo del Cinema di Torino in mostra oggetti cult

La manina mozzata e semovente della Famiglia Addams o quella affilata ed omicida di Freddy Krueger in Nightmare? Il cappelletto rosso indossato da Forrest Gump mentre corre per mezza America o il cilindro deformato di Willy Wonka chez Tim Burton? C’è l’imbarazzo della scelta tra i cimeli cinematografici che dal 29 maggio 2024, e fino al 13 gennaio 2025, riempiranno il Museo del Cinema di Torino, ovvero la Mole Antonelliana, con Movie Icons – Oggetti dai set di Hollywood.

La mostra curata da Domenico De Gaetano, direttore del Museo del Cinema, e da Luca Cableri, della galleria Theatrum Mundi di Arezzo, mette in fila centinaia di oggetti di scena, costumi, ninnoli, locandine, insomma quella che nel gergo si chiama memorabilia, rigorosamente dagli anni settanta/ottanta in avanti. C’è tutta la trafila dei grandi blockbuster da Stars Wars (un casco originale degli Stormtrooper), Ghostbusters, Jumanji e Titanic, passando per i supereroi classici (Batman, Superman, Spiderman) e arrivando agli oramai parte della storia ovvero le icone Marvel (c’è l’occhio di Agamotto del film Doctor Strange, per dirne uno).

L’oggetto più vecchio è un costume da alieno del film Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), mentre quello più amato dal curatore Cableri è il costume di Leonardo della Tartarughe Ninja del 1990. “In oggetto che è stato creato per essere indossato e poi buttato – ha spiegato Cableri a Wired – la fragilità del materiale utilizzato, gommapiuma e poliuretano espanso, lo rende un miracolato per essere arrivato ai giorni nostri, pur avendo subito un restauro conservativo”.

Curioso che questi oggetti prima che iniziasse sul finire degli anni ottanta un mercato per collezionisti sempre più esigenti e con quotazioni sempre più alte, le produzioni buttavano letteralmente nel pattume tutte le cianfrusaglie di scena. Cableri ha poi ricordato che oltre al fatto che molti oggetti di scena sono andati dispersi, altri sono in mano a collezionisti che non li venderanno mai. Tra questi il casco di Darth Vader del primo Guerre stellari, la tuta da astronauta di Cooper in Interstellar e il guanto di Thanatos negli Avengers. Infine, non c’è mostra più museale di Movie Icons per un Museo del Cinema che ha fatto dell’oggettistica sia di ripresa che di scena un vero e proprio must espositivo passando dai tanti cimeli tratti dai set dei registi ospitati negli anni in diverse retrospettive. Tra queste vogliamo ricordare l’intrigante esposizione su Dario Argento nel 2022 con una serie di oggetti di scena horror da far venire i brividi.

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