Giustizia & Impunità

Mps, nuovo filone sui crediti deteriorati. Il gip: “Imputazione coatta per falso in bilancio e manipolazione del mercato per gli ex vertici”

Nuovo filone processuale nelle inchieste sui crediti deteriorati del Monte dei Paschi di Siena. Il gip di Milano, Teresa De Pascale, ha ordinato alla Procura di Milano di “formulare l’imputazione” coatta entro 10 giorni per il reato di falso in bilancio e manipolazione del mercato in concorso nei confronti degli ex presidenti della banca, Alessandro Falciai e Stefania Bariatti, l’ex amministratore delegato Marco Morelli e gli ex presidenti del collegio sindacale, Arturo Betunio e Nicola Massimo Clarelli, per la redazione dei bilanci e delle semestrali 2016 e 2017.

La gip ha anche ordinato ai pm Cristiana Roveda e Giovanna Cavalleri di iscrivere tutti gli ex manager (tranne Betunio) sul registro degli indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato per i 5,4 miliardi di ricapitalizzazione erogati dallo Stato a favore della banca nell’agosto 2017. E’ stato fissato un termine di 6 mesi per svolgere indagini aggiuntive in particolare sulla “sussistenza” delle condizioni di legge “previste dalla direttiva BRRD” per accedere alla “ricapitalizzazione precauzionale” delle banche. La Procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione. A opporsi sono stati il finanziere Giuseppe Bivona e l’Associazione Buon Governo MPS con altri investitori e soci dell’istituto di Rocca Salimbeni.

Per loro la “richiesta di archiviazione sarebbe abnorme” perché gli “elementi acquisiti nel corso delle indagini consentirebbero di formulare la previsione della certezza della condanna per tutti gli imputati”. Secondo i pm gli ex manager “non potevano, nei pochi mesi di gestione, comprendere lo stato di conoscenza dei loro predecessori” Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, già a processo in fase di udienza preliminare davanti alla gup Fiammetta Modica nel filone sulla contabilizzazione dei crediti deteriorati dell’istituto senese nel periodo 2014-2016. La prossima udienza di quest’ultimo procedimento, nato sempre da un’imputazione coatta contro il parere della Procura di Milano disposta 3 anni fa dal gip Guido Salvini, è fissata per il 30 maggio. Proprio per Profumo e Viola la gip De Pascale ha disposto invece l’archiviazione sul periodo che va dalla trimestrale 2012 della banca alle semestrale 2014 per intervenuta prescrizione. “Non condivido affatto questo provvedimento che porterà a celebrare una ulteriore fase processuale del tutto inutile, in quanto la Procura di Milano ha già accertato la perfetta buona fede dei miei Assistiti, che hanno rispettato tutti gli obblighi di corretta redazione dei bilanci, nell’interesse di Mps, dei suoi azionisti ed anche dello Stato italiano”, dice l’avvocato Giuseppe Iannaccone, che assiste alcuni degli ex vertici di Mps.