Romario potrebbe finire nei guai. Secondo quanto riportato dal portale di notizie Uol, la procura brasiliana sta indagando sul presunto coinvolgimento della leggenda del calcio brasiliano in uno schema di appropriazione indebita di fondi provenienti da progetti sportivi gestiti dal comune di Rio de Janeiro. Da quanto si apprende, Romario è stato accusato da un uomo d’affari, quale Marcus Vinícius Azevedo da Silva: egli sostiene che O’Baixinho abbia raccolto dei fondi per un’organizzazione non governativa per poi utilizzarli illegalmente, tra il 2015 e il 2016. Romario ha espresso apertamente “fiducia nella giustizia“, ritenendo che “l’accusa di Marcus Vinícius Azevedo da Silva si basa su fatti mai avvenuti“.
Il (quasi) ritorno in campo a 58 anni
Mai banale Romario, in campo e soprattutto in queste dichiarazioni. “Penso che se giocassi ora – aveva detto una settimana fa – il mio successo sarebbe maggiore, oggi i ragazzi sono molto stupidi. Corrono troppo. Ai miei tempi il calcio era anche fisico, era è sempre stato così, ma i giocatori erano molto più tecnici e molto più intelligenti. Sono sicuro che segnerei più di 2mila gol oggi“. All’età di 58 anni l’ex campione del mondo è tornato a giocare a calcio con la maglia dell’America de Rio De Janeiro, squadra di seconda divisione brasiliana e di cui suo figlio è l’attuale presidente. Il suo esordio – che sarebbe dovuto avvenire lo scorso 18 maggio – è slittato di qualche giorno, dopo essersi messo d’accordo con l’allenatore del club.