“Un film che parla della libertà di essere se stessi. Una grande storia d’amore. Incondizionata”. A parlarne con entusiasmo è Nadia Tereszkiewicz, la protagonista femminile di Rosalie, il nuovo lungometraggio diretto da Stéphanie Di Giusto che arriva nelle sale dal 30 maggio, distribuito da Wanted Cinema. Il film è ispirato alla storia di Clementine Delait, vissuta alla fine dell’800 in Francia, che fin da bambina cresce in un corpo ricoperto di peli, fino a diventare barbuta in età adulta.
La storia racconta una donna decisa e determinata a trovare il suo posto nel mondo, a non voler più nascondere la sua unicità, anche se provoca il fastidio della comunità benpensante che la circonda. Un film coraggioso che potrebbe anche imbarazzare lo spettatore per alcune scene, soprattutto in un tempo come il nostro in cui si cerca la perfezione nei dettagli, perfino attraverso i filtri di Instagram, ma che al contrario afferma l’importanza dell’accettazione del proprio corpo, della propria diversità. Determinata è anche Nadia, che interpreta un ruolo complesso e problematico nel quale si è identificata con tutta se stessa in modo efficace e risultando convincente in ogni inquadratura.
“Quando Stephanie mi ha proposto la parte, ne sono rimasta affascinata. Anche se si svolge in un villaggio dell’800, parla della nostra epoca, parla di cose che ci riguardano. Abbiamo bisogno di storie che raccontano gentilezza, tolleranza ed emancipazione. Questo è un film che fa bene alla gente”.
Incontrata a margine dell’anteprima milanese del film, Nadia Tereszkiewicz colpisce subito per la sua naturalezza a parlare di se stessa e dei suoi inizi nel cinema. “Devo tutto a Dennis Berry, il compagno di Anna Karina che mi affidato il ruolo da protagonista in Sauvages e da quel momento ho avuto un desiderio crescente per continuare a recitare”. In seguito è diretta da Dominik Moll che la vuole nel suo Only the Animals, dove incontra nel cast Valeria Bruni Tedeschi. Sarà proprio quest’ultima ad accelerare la sua carriera di attrice affidandole la parte di Stella, sua alter-ego nel film Forever Young-Les Amandiers, che le farà aggiudicare il premio Cèsar 2023. “Quando mi chiedono a quale scuola di recitazione appartengo, rispondo quella di Valeria Bruni Tedeschi. Mi ha dato le chiavi per poter esprimere meglio le mie emozioni”.
La parola emozione affiora spesso quando parli con Nadia. Scopro che ci sono film, come Frances Ha, che potrebbe guardare all’infinito. “Lo adoro perché parla di tutti i dubbi della giovinezza e mi sono identificata molto nella protagonista un po’ goffa (Greta Gerwig prima di Barbie) che balla, corre sulle notte di Modern Love di Bowie con un carico di vita e di energia contagiosa!”. Infine Nadia mi confida un suo sogno. Girare un film con la sua regista preferita, Alice Rohrwacher. “Tutto quello che mi tocca lo trovo nei suoi film. La fantasia, la poesia, il legame tra la terra e il sacro. La Chimera è il mio film del cuore”.
C’è da scommetterci. Farà tanta strada Nadia Tereszkiewicz. Ci conquista con il suo garbo e con le sue eleganti doti recitative. Intanto non perdetevi questa fiaba dark di rara bellezza. Un film che cambierà il nostro sguardo sulla bellezza femminile.