Gli agenti della Digos di Torino, guidati dal dirigente Carlo Ambra, hanno arrestato questa mattina Halili Elmahdi, 29enne, con l’accusa di “partecipazione ad associazione terroristica internazionale“. Elmahdi è considerato l’autore dello scritto “Lo Stato Islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”, un primo documento, originale, redatto in lingua italiana “di propaganda della ideologia estremista musulmana fatta propria dall’organizzazione terroristica ‘Stato islamico‘”.

Marocchino, naturalizzato italiano, Halili Elmahdi era finito in manette già due volte: nel 2015 e nel 2018 quando viveva a Lanzo, nel Torinese, sempre con l’accusa di terrorismo e di legame con l’Isis di cui portava avanti anche una campagna di radicalizzazione e proselitismo condotta sul web. Dopo la condanna, gli era stata tolta la cittadinanza italiana. E a fine luglio 2023 era stato scarcerato, ma per intoppi burocratici non era stato espulso.

Secondo gli inquirenti, durante il suo periodo di detenzione, Elmahdi avrebbe maturato e rafforzato il suo credo fondamentalista dichiarando con orgoglio di continuare ad appartenere a Daesh. Non solo. Il 29enne ha sempre detto, ad altre persone che frequentava, di aver in mente di “realizzare qualcosa” che lo avrebbe reso importato. Inoltre, all’interno del carcere, l’uomo ha assunto, sempre più, atteggiamenti violenti. Stessa cosa una volta tornato in libertà.

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