Un clochard di origine romena è stato picchiato da un gruppo di sei ragazzi, il più piccolo dei quali avrebbe 14 anni, nella notte di sabato 25 maggio a San Costantino Calabro, nel Vibonese. L’aggressione sarebbe anche stata ripresa con un cellulare da uno dei giovani, che sono stati individuati e denunciati alla Procura della Repubblica per i minorenni di Catanzaro. Le accuse sono di maltrattamenti, percosse e lesioni, con l’aggravante dei futili motivi.

Giovanni: è questo il nome della vittima. Il 50enne vive da tempo nei locali abbandonati di un centro di formazione professionale del territorio ed è conosciuto un po’ da tutti nella comunità del piccolo borgo. Improvvisamente è finito nel mirino di un gruppo di giovani, tutti minorenni, che lo hanno aggredito e picchiato selvaggiamente senza un apparente motivo. I sei si sono introdotti nell’edificio in disuso di notte minacciandolo di morte, colpendo con pugni e bastonate. Poi gli hanno bruciato i vestiti e il tutto sarebbe stato riprese con la videocamera di un telefonino.

A denunciare i fatti è stato lo stesso clochard, una volta ripresosi dalle violenze subite. Gli aggressori sono stati rintracciati e denunciati in stato di libertà dai Carabinieri. Il sindaco del centro del Vibonese, Nicola Derito, è intervenuto a sostegno del 50enne: “Episodi del genere sono assolutamente da censurare e certamente danneggiano l’immagine della nostra comunità, che nella stragrande maggioranza è fatta di persone perbene. Si é trattato di un fatto gravissimo anche perché messo in atto contro una persona che non poteva difendersi”.

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