Cultura

Teatro alla Scala, il sovrintendente Dominique Meyer va via polemico: “A un certo punto un ministro ha deciso di mandarmi in pensione”

Il ministro Sangiuliano e il sindaco di Milano Sala hanno scelto Fortunato Ortombina

di F. Q.
Teatro alla Scala, il sovrintendente Dominique Meyer va via polemico: “A un certo punto un ministro ha deciso di mandarmi in pensione”

C’era grande attesa oggi al Teatro della Scala non solo per la presentazione della nuova stagione 2024/2025, ma soprattutto per l’addio del sovrintendente Dominique Meyer. Un mese fa, infatti, è stato nominato Fortunato Ortombina, attuale guida della Fenice di Venezia, come nuovo sovrintendente della Scala. Meyer resterà in carica fino al primo agosto 2025. Rimarrà in carica fino al 2026 il direttore musicale Riccardo Chailly, quando poi è previsto l’arrivo di Daniele Gatti.

“Rifiuto l’amarezza e la malinconia, sono una persona fortunata, ho diretto i più grandi teatri del mondo. – ha dichiarato Meyer – A un certo punto un ministro (il ministro della cultura Sangiuliano, ndr) ha deciso di mandarmi in pensione dalla Scala, va bene, ma la vita va avanti. Tra poco annuncerò dove andrò. Vado con piacere ad aiutare un’altra istituzione. Faccio il mio lavoro, poi a un certo punto partirò gentilmente e con cortesia come ho sempre fatto. Sono contento che Fortunato Ortombina sia il mio successore: nella vita hai sempre un predecessore e un successore e sono felice che il mio successore sia Fortunato”-

Rispondo a una domanda che non mi è stata fatta: – ha proseguito Meyer – sto molto bene, sono un uomo felice, sereno e gioioso e vi dico perché. Qui ho spesso dovuto indossare gli abiti di sovrintendente e meno quello di direttore artistico, perché era necessario. Abbiamo iniziato col Covid e ci sono state conseguenze fino a poco tempo fa. L’ultimo spettacolo spostato è stato ‘Simon Boccanegra”, in scena nel febbraio scorso. La catena di cambi e sostituzioni è stata lunga ma dico perché sono felice ho diretto l’opera di Parigi, il teatro di Losanna, l’opera di Vienna e poi ho avuto la fortuna di venire alla Scala. Una persona che ha fatto questo percorso non ha diritto di lamentarsi di niente. È stato un piacere e ringrazio per tutto. Sono consapevole di lasciare dietro di me una Scala modernizzata e preparata alle sfide del futuro”.

GIUSEPPE VERDI APRE LA NUOVA STAGIONE
– È “La forza del destino”, una delle opere maggiori e più complesse di Giuseppe Verdi, il titolo inaugurale della nuova stagione 2024/2025 del Teatro alla Scala. L’opera tornerà a conquistare la Prima del 7 dicembre dopo 59 anni. Gradito ritorno a Milano per “Norma”, l’opera che Bellini scelse per la Scala e che manca dal Piermarini dal 1977. I titoli d’opera sono 14, 8 dei quali di nuova produzione. Il repertorio spazia dalla “Misse de minuit” di Charpentier del 1964, alla novità di “Filidei e Colasanti” del 2025. Per il balletto la stagione si apre con la ripresa più attesa del periodo natalizio, “Lo schiaccianoci”. Sul fronte contemporaneo, la Compagnia è impegnata nella prima assoluta di “Carmen” con Roberto Bolle. Ricchissimo il panorama dei concerti, con la Stagione Sinfonica aperta da Simone Young e direttori e direttrici come Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Susanna Malkki, Tugan Sokhiev e Lorenzo Viotti.

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