La proroga del terminal Rinfuse è stato un affare d’oro per Aldo Spinelli. L’imprenditore ne parla il 2 ottobre del 2022 con Paolo Emilio Signorini durante uno dei soggiorni dorati a Montecarlo, in un discorso che spazia da puntate alla roulette alla tecnica dei dadi, dai miliardari stranieri che giocano forte al tavolo verde agli affari del porto di Genova. In particolare, Spinelli parla della cessione formalizzata appena il mese prima, nel settembre del 2022, quando i tedeschi di Hapag Loyd rilevano il 49% della società di Spinelli, subentrando al fondo inglese Icon.
È in questo contesto che gli inquirenti rilevano una stranezza nella conversazione: “Dovevano darmi un premio di 50 milioni – dice Spinelli – me l’ha dato di 20… gli altri 30 me l’ha dati… vabbè….”. A margine di questo passaggio, un po’ misterioso, la Guardia Finanza annota: “(Spinelli) sembra voler scientemente nascondere il nome di chi gli ha dato la differenza”. In altre parole, secondo l’interpretazione degli investigatori, Spinelli sembrerebbe aver incassato 30 milioni di euro da quell’affare, ma non direttamente dal fondo di cui era socio.
Che si parli proprio della vendita, e dei vari attori coinvolti, è chiaro dalle frasi che precedono il riferimento ai 30 milioni, che per gli investigatori è tutto da chiarire: “Pensa te Paolo, – dice Spinelli riferito a Signorini – l’azienda è stata valutata dalle banche 615 milioni di euro, no? Che non c’era l’Hapag, c’era un fondo passivo. Che mi ha mandato, te l’ho detto, fuori di 300 milioni in sette anni. Tu pensa adesso il valore che prende l’azienda, entrati questi qua! Perché questi ti portano volumi di lavoro, quanti ne vuoi! Ora sono dietro (fondo inglese Icon) anche ai Rimorchiatori Riuniti , ma io c’ho detto: ‘Con voi non faccio più niente'”. Signorini: “Con voi chi?”. Spinelli: “Con il fondo inglese…”. Signorini: “Ah, capito”. In altre parole, come specifica successivamente, Spinelli è irritato dal “premio non riconosciuto dal fondo”.
In altre intercettazioni, è proprio al fondo Icon che Spinelli chiede, senza successo, di finanziare il Comitato Giovanni Toti. A spiegare il motivo del rifiuto è Ivana Semeraro, rappresentante del fondo: potrebbe sembrare “corruzione”, dice a Spinelli. La vendita ai tedeschi di Hapag Loyd avviene poco meno di un anno dopo il rinnovo trentennale della concessione sul terminal Rinfuse, una delle pratiche che la Procura di Genova contesta come corruzione del governatore ligure Giovanni Toti.
La proroga è anche uno dei temi centrali di cui si parla nelle ormai note intercettazioni a bordo dello yacht di Spinelli, fra il settembre e il dicembre del 2021. Il primo dicembre Toti propone a Spinelli: “Festeggiamo le Rinfuse a Montecarlo”. “Aldo Spinelli – annota il giudice Paola Faggioni nell’ordinanza che ha portato agli arresti di Toti e Spinelli – evidentemente accogliendo con entusiasmo le parole di Giovanni TOTI, faceva ancora una volta un’allusione a possibili contributi di denaro a favore di questi attraverso la destinazione ‘ufficiale’ del ‘2 per mille’, a cui avrebbe fatto seguito ‘tutto il resto dopo‘ (‘quello ufficiale è il due per mille … tutto il resto … il il resto dopo’) facendo così riferimento a un finanziamento ufficiale del due per mille, sia ad altro finanziamento (evidentemente non ufficiale) da erogare solo dopo (‘tutto il resto dopo’)”.
Anche questo passaggio è oggetto di approfondimenti. Dagli accertamenti della Guardia di Finanza è emerso infatti che il versamento del 2 per mille di cui parla Spinelli non è mai stato erogato.