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Invio armi all’Ucraina, l’annuncio di Crosetto: “Sto pensando di rivedere il segreto, almeno in parte”

Il governo italiano sta valutando la possibilità di desecretare, almeno in parte, la lista delle armi inviate all’Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo al question time a una domanda del Movimento 5 stelle. “Sto pensando di fare come fanno alcune nazioni, che non hanno secretato il tutto ma parte. Sto pensando di arrivare a questo punto, così da cambiare quelle regole che, forse sbagliando, voi avete fissato e alle quali mi sono rigorosamente attenuto”, ha risposto Crosetto ai deputati del M5s che durante il question time hanno esposto delle magliette bianche con la scritta pace. Alcuni deputati hanno anche cercato di portare dei cartelli ai banchi del governo ma sono stati fermati dai commessi.

L’Italia, infatti, a differenza dei Paesi alleati, continua a mantenere il segreto di Stato sulle forniture militari a Kiev. “Tutte le cose che lei mi ha chiesto le sa perché le ho risposto al Copasir. Ha l’elenco dei materiali, i caveat e tutto ma lei, come me, è vincolato dal segreto e non può parlare“, ha detto Crosetto al deputato del M5s Francesco Silvestri che ha presentato un’interrogazione sulla tipologia di forniture militari inviate all’Ucraina, anche al fine di garantire la massima trasparenza e il pieno coinvolgimento del Parlamento in relazione alle autorizzazioni di invio di armamenti. “Il governo Meloni e il ministero della Difesa per tutto ciò che riguarda gli aiuti all’Ucraina si sono mossi senza discostarsi di un millimetro dal solco legislativo, istituzionale e di regole tracciato dal governo precedente che era retto da una parte delle forze che adesso sono all’opposizione”, ha aggiunto Crosetto riferendosi al governo Draghi, sottolineando che “le procedure che io, che noi seguiamo discendono infatti dal decreto legislativo 14 e 16 del 2022 con cui fu autorizzata per la prima volta la cessione di materiale bellico all’Ucraina. Quell’autorizzazione originaria è stata prorogata, identica, dal dl 185 e 200 del 2022 e 2023 del governo Meloni”.

Alla fine del question time, Crosetto ha anche scherzato con i giornalisti in Transatlantico, che gli hanno chiesto notizie sulle sue condizioni di salute dopo il ricovero della scorsa settimana per un nuovo episodio di pericardite. “Come sto? Bene, bene… nonostante i 5 stelle“, ha detto il ministro della Difesa uscendo dall’Aula di Montecitorio.