Jennifer Lopez è sbarcata su Netflix con il kolossal “Atlas” in cui interpreta la protagonista Atlas Shepherd, una brillante ma misantropa analista di dati con una profonda sfiducia nell’intelligenza artificiale. Atlas si unisce a una missione per catturare un robot rinnegato con cui condivide un misterioso passato. Ma quando la situazione precipita, la sua unica speranza di salvare il futuro dell’umanità dalla intelligenza artificiale è proprio fidarsi di quest’ultima.
Ma l’attrice di Hollywood non nutre molta fiducia nell’intelligenza artificiale. Durante una anteprima a Los Angeles del film, ha dichiarato: “Penso che questo progetto faccia un buon lavoro nel mostrare come l’intelligenza artificiale possa andare incredibilmente storta, ma possa anche essere assolutamente utile. Sicuramente l’uso che se ne può fare è spaventoso. Sfruttando l’intelligenza artificiale vendono prodotti per la cura della pelle di cui non so nulla. Vengono utilizzate delle foto manipolate del mio viso coperto di rughe”.
La posizione di J-Lo si accoda a quella di un’altra collega, Scarlett Johannson, che ha minacciato un’azione legale contro OpenAI, l’azienda creatrice di ChatGPT, accusandola di aver utilizzato la sua voce senza autorizzazione.