Non si fermano le proteste in Aula durante l’esame per gli emendamenti sulla riforma del premierato. I senatori dell’opposizione si sono tolti le giacche, violando così il “dress code” obbligatorio e sempre rispettato da tutti a Palazzo Madama, causando l’interruzione dei lavori e la sospensione della seduta per dieci minuti. La protesta è partita dai banchi del Pd, dal senatore Alessandro Alfieri, responsabile riforme della segreteria, che al termine del suo intervento si è tolto la giacca. In particolare Alfieri ha criticato l’incapacità di “definire regole condivise” nella gestione e nella conduzione “di una riforma così importante”. “Si può discutere e litigare ma non ci si può dividere sulle regole”, ha aggiunto, mettendo l’accento sulle poche sedute previste per parlare della riforma costituzionale voluta dal governo Meloni. “Davanti a tentativi inaccettabili come il vostro di comprimere il dibattito – ha continuato – e di arrivare a inserire nel computo del tempo a disposizione anche gli interventi sull’ordine dei lavori, un messaggio, un segnale, un simbolo, come quello di togliersi la giacca, serve per dimostrare che voi avete da imparare da chi ha sempre rispettato le regole”.

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