Il più grande produttori di armi della Germania diventa sponsor del club tedesco che si sta per giocare la finale di Champions League contro il Real Madrid. Sta scatenando un putiferio l’annuncio del Borussia Dortmund, che ha scelto il colosso Rheinmetall come nuovo ‘Champion Partner‘, ovvero il principale sponsor finanziario del club. Mai nella storia della Bundesliga le armi avevano intrecciato i loro affari con il pallone. Ma il momento non è casuale. Rheinmetall sta vivendo un periodo di grande espansione dall’inizio della guerra in Ucraina. Come ha ricordato Der Spiegel, infatti, dal febbraio 2022 ad oggi il prezzo delle sue azioni è quintuplicato. Protagonista delle trattative per l’invio di armi a Kiev, Rheinmetall sta traendo grande vantaggio anche dal processo di rinnovamento dell’esercito tedesco: incasserà circa 30 miliardi di euro sui 100 complessivi stanziati dal governo per la Bundeswehr. Mentre è recente la notizia di un acquisto di 123 Panzer dal valore di 2,7 miliardi.

Di fronte a queste cifre, i numeri dell’accordo con il Borussia Dortmund sembrano poca cosa. Il club ha solamente comunicato che la sponsorizzazione durerà tre anni e si è rifiutato di fornire altri dettagli, ma secondo il quotidiano Handelsblatt – che per primo ha anticipato la notizia – si parla di circa un milione di euro all’anno. La partnership include anche l’uso di spazi pubblicitari ad ampia visibilità, diritti di marketing e servizi per eventi e ospitalità nello stadio e nei campi del club. Il Borussia assicura di aver chiesto il parere di diversi politici di alto livello e di aver informato anche i comitati interni e i rappresentanti dei tifosi. Fatto sta che la sponsorizzazione è stata duramente criticata da alcuni sostenitori dei gialloneri, mentre è partita la polemica dalle associazioni pacifiste. Ma sta diventando anche una questione politica. Il ministro dell’Economia e co-leader dei Verdi, Robert Habeck, ha definito la sponsorizzazione di Rheinmetall “insolita per una squadra di calcio”, ma ha aggiunto: “Riflette sicuramente in una certa misura la realtà dei tempi che cambiano”. Segno di quanto potere in questo momento abbia l’azienda in Germania, grazie alla generalizzata corsa al riarmo innescata dalla guerra in Ucraina e alle forniture che vengono già oggi indirizzate a Kiev.

La corsa al riarmo sbarca nel calcio
Il ceo del Borussia, Hans-Joachim Watzke, in qualche modo ha risposto alle critiche e ha spiegato che “la sicurezza e la difesa sono pilastri fondamentali della nostra democrazia. Ecco perché riteniamo che sia la decisione giusta riflettere intensamente su come proteggere questi pilastri. Soprattutto oggi, che vediamo ogni giorno come la libertà debba essere difesa in Europa. Dovremmo affrontare questa nuova normalità. Attendiamo con impazienza la nostra partnership con Rheinmetall e, come Borussia Dortmund, ci apriamo consapevolmente a una discussione“. Mentre la Rheinmetall già si sfrega le mani: dopo aver chiuso il bilancio 2023 con un incremento dei ricavi del 12%, ad oltre 7 miliardi di euro, si appresta a beneficiare di una vetrina come il calcio tedesco ed europeo per pubblicizzare la corsa al riarmo. Già da mesi d’altronde il governo di Berlino ha sposato la retorica militarista. Il punto di svolta? Lo stanziamento di 100 miliardi di euro per rilanciare le forze armate e le immagini del cancelliere Olaf Scholz in visita proprio agli stabilimenti di Rheinmetall.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

La Serie A accusa il colosso Cloudflare: “Favorisce la pirateria con una Vpn gratuita”. La replica: “Oscurati i nostri siti legali”

next