Rivolta all’Istituto Penale per i Minorenni “Beccaria” di Milano. Dopo alcuni disordini all’interno delle celle, circa 70 detenuti – intorno alle 15.30 – si sono barricati in una zona dell’istituto mentre altri si sono asserragliati nel cortile della struttura. Il carcere minorile è stato circondato da diverse volanti della polizia. La situazione è tornata alla normalità poco prima delle 18.30 quando le squadre della Polizia di Stato, inviate dalla Questura di Milano in supporto agli agenti della Penitenza, hanno lasciato la struttura. Da quanto si apprende non sono stati appiccati incendi all’interno dell’Istituto e non risultano tentativi di evasione da parte dei minori reclusi all’interno. Nessun ferito nemmeno fra gli agenti di polizia penitenziaria.

Il Beccaria, nei mesi scorsi è stato già al centro delle cronache per una serie di abusi sui reclusi minorenni: l’inchiesta della Procura di Milano ha portato in carcere 13 agenti e alla sospensione di altri otto colleghi. Il tentativo di rivolta ha avuto inizio nel pomeriggio di mercoledì, quando alcune decine di giovani hanno deciso di non rientrare all’interno ma di restare in cortile, senza dare alcun cenno di voler collaborare alle richieste degli agenti della Penitenziaria di tornare nelle celle. I disordini, secondo quanto trapela, sarebbero nati dopo una sanzione disciplinare inflitta a uno dei detenuti. Martedì – è stato riferito da fonti sindacali – un detenuto avrebbe tentato di strangolare un agente dopo essersi recato in ufficio matricola per la notifica di un atto. Dei fatti sono stati informati il Procuratore della Repubblica di Milano, Marcello Viola, e la pm Rosaria Stagnaro, titolare dell’inchiesta per torture e maltrattamenti all’interno del carcere che tiene i rapporti quotidiani con il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.

Il sindacato autonomo Polizia Penitenziaria ha parlato di “altissima tensione” all’interno del carcere minorile. “La situazione è molto grave – denuncia Alfonso Greco, segretario del Sappe – Ci arrivano dal Beccaria segnali allarmanti di una crescente tensione“. Il segretario generale del Sappe Donato Capece ha giudicato la condotta dei detenuti in rivolta “irresponsabile e gravissima. Sono quotidiane le nostre denunce con le quali evidenziamo che la situazione al Beccaria è sempre ad alta tensione”.

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