Cultura

Scala, Sangiuliano replica a Meyer: “Nessuno l’ha cacciato, non esiste un incarico a vita né un automatismo del rinnovo”

In una dichiarazione rilasciata alla stampa, il Ministro della Cultura smentisce categoricamente le voci di un esonero del Sovrintendente della Scala

di F. Q.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, interviene sulla questione del futuro di Dominique Meyer alla guida del Teatro alla Scala. In una dichiarazione rilasciata alla stampa, Sangiuliano smentisce categoricamente le voci di un esonero di Meyer, ribadendo la stima per il suo operato e sottolineando la naturale conclusione del suo mandato. “Nessuno ha cacciato Dominique Meyer”, afferma con chiarezza il Ministro. “Il suo contratto scade ad agosto 2025 e il Consiglio di Amministrazione, con la sua autorevolezza e autonomia, ha semplicemente deciso di avviare una nuova fase per il Teatro“. Una scelta, precisa Sangiuliano, “nell’ordine naturale delle cose“, che non esclude un ulteriore riconoscimento per il lavoro svolto da Meyer.

Un mese fa, infatti, è stato nominato Fortunato Ortombina, attuale guida della Fenice di Venezia, come nuovo sovrintendente della Scala. Meyer resterà in carica fino al primo agosto 2025. Rimarrà in carica fino al 2026 il direttore musicale Riccardo Chailly, quando poi è previsto l’arrivo di Daniele Gatti. “Rifiuto l’amarezza e la malinconia, sono una persona fortunata, ho diretto i più grandi teatri del mondo. – aveva dichiarato Meyer durante la presentazione della nuova stagione scaligera – A un certo punto un ministro (il ministro della cultura Sangiuliano, ndr) ha deciso di mandarmi in pensione dalla Scala, va bene, ma la vita va avanti. Tra poco annuncerò dove andrò. Vado con piacere ad aiutare un’altra istituzione”.

Una stoccata che Sangiuliano ha respinto al mittente, sottolineando che la sua permanenza in carica rappresenta un periodo significativo: “ad agosto 2025 Meyer sarà rimasto in carica per oltre cinque anni. Non esiste un incarico a vita“, ribadisce, “e non c’è alcun automatismo nel rinnovo, tantomeno un reato di lesa maestà”. Il Ministro rileva inoltre che la norma sull’età pensionabile, che ha sollevato alcune discussioni, è una scelta generale che riguarda diverse categorie professionali, non solo Meyer.

“Per il resto”, conclude Sangiuliano, “auguro a Meyer un futuro radioso. È una persona stimabile che ha lavorato con dedizione per la Scala”. Le parole del Ministro chiariscono la posizione del Governo in merito alla vicenda, confermando la conclusione del mandato di Meyer e la volontà di avviare un nuovo corso per il Teatro alla Scala.

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