Ventimila euro. È il prezzo della futura elettrica entry level che il gruppo Volkswagen intende lanciare nel Vecchio Continente entro tre anni all’insegna del motto dall’Europa per l’Europa: presentazione nel 2027 e commercializzazione verosimilmente nel 2028. L’annuncio arriva pochi giorni dopo la conferma della fine delle trattative con Renault per lo sviluppo congiunto di un modello a zero emissioni a basso costo e nel giorno dell’assemblea generale del colosso tedesco. L’ambizioso obiettivo di democratizzare la mobilità elettrica nel Vecchio Continente è tuttavia vincolato: “Una cosa è chiara – ha sintetizzato Thomas Schäfer, numero uno del marchio Volkswagen e a capo dei brand generalisti del gruppo (Core) – la mobilità elettrica ‘dall’Europa, per l’Europa’ può avere successo solo con il sostegno politico e in un contesto competitivo”. Un messaggio chiaro alla vigilia delle consultazioni per il rinnovo dell’Europarlamento, con frazioni sempre più tentennanti sulla scadenza del 2035.
Il primo modello a debuttare potrebbe essere la ID. 1, naturalmente a marchio Volkswagen, ampliando verso il segmento delle “utilitarie” l’offerta elettrica del gruppo che l’anno prossimo verrà arricchito con la ID. 2 e con una Cupra compattissima, entrambe già sotto i 25.000 euro di prezzo. Il colosso tedesco ha confermato di lavorare “intensamente alla Electric Urban Car Family”, un programma che include anche due piccoli Suv: uno con con le insegne di Škoda e l’altro di Volkswagen.
Con l’annunciata riduzione della soglia di prezzo a 20.000 euro, “le marche di volume del Gruppo manterranno la promessa di creare mobilità per tutti e continueranno ad agevolare l’accesso alla mobilità elettrica”, informa una nota. Il grande interrogativo riguarda la modalità con la quale il colosso tedesco intende riuscire a proporre modelli interessanti per i clienti (dal punto di vista del design e della prestazioni, a cominciare dall’autonomia) e competitivi sul mercato garantendosi la necessarie redditività. Quasi certamente la produzione non avverrà in Germania, dove i costi del lavoro sono elevati e anche il prezzo dell’energia è diventato impegnativo. Gli stabilimenti dell’Europa orientale di Bratislava, in Slovacchia, o di Mlada Boleslav, nella Repubblica Ceca possono rappresentare delle alternative ai siti spagnoli dove verranno assemblati i 4 modelli da 25.000 euro.
“Generazioni di persone associano i marchi del Gruppo Volkswagen alla loro prima auto e alla mobilità a prezzi accessibili – ha chiarito Oliver Blume, Ceo del colosso tedesco – Come gruppo con brand forti, ancora oggi continuiamo ad assumerci questa responsabilità sociale. Ecco perché sono molto contento del progetto orientato al futuro che stiamo lanciando specifico per la mobilità elettrica entry-level”. Gli ha fatto eco Schäfer, che ha sottolineato come “la promessa del nostro brand è: mobilità elettrica per tutti, e nel gruppo Core la manteniamo. A dispetto del prezzo vantaggioso, le nostre auto elettriche definiranno standard nel segmento entry-level in termini di tecnologia, design, qualità e customer experience”.