Il Tribunale di Como ha inflitto una pena esemplare alla coppia che però non si è mai difesa né ha fornito la propria versione sui maltrattamenti
Un anno di reclusione, senza la sospensione della pena, per aver maltrattato la propria cagnolina. Così ha deciso il Tribunale di Como che ha condannato una coppia di Cantù, lui di 43 anni, lei di 38, ritenuti colpevoli “per avere sottoposto a sevizie e a trattamenti che danneggiavano la loro meticcia nera chiudendole il muso con lo scotch” per evitare che abbaiasse. Questo avrebbe determinato “l’impossibilità per l’animale, che veniva lasciato in queste condizioni sul balcone, di alimentarsi, nutrirsi e respirare normalmente”.
I fatti risalgono al 16 novembre del 2020. Secondo la pm Maria Vittoria Isella, il loro comportamento mise il cane a rischio di soffocamento “con macerazione della cute sotto il nastro adesivo e formazione di ulcere aperte e zone di necrosi cutanea e sanguinamento e perdita di pelo nelle occasioni in cui il cane riusciva a strapparsi il nastro adesivo”. Il quotidiano La Provincia ha sottolineato che “le indagini successive hanno permesso ai Carabinieri di appurare che quella barbarie era in realtà una prassi in quell’appartamento, tanto che il cane aveva la macerazione della cute ormai avviata oltre a perdita di pelo e sanguinamento”.
Infine, come riporta sempre La Provincia, “i due condannati, tra l’altro, per tutte le fasi del processo che li ha riguardati non si sono mai presentati in aula per difendersi o provare comunque a fornire la propria versione in merito”.