Cronaca

Denuncia di essere stata violentata in un pronto soccorso del Milanese, poi si toglie la vita gettandosi dalla finestra dell’ospedale

Si è suicidata buttandosi dal quarto piano dell’ospedale di Vizzolo Predabissi, nel Milanese, dopo aver denunciato, solo la notte prima, di essere stata violentata su una barella del pronto soccorso dello stesso nosocomio. È finita così, in una manciata di ore tragiche, la vita di una giovane di 20 anni. Lunedì scorso la ragazza era in attesa di cure al pronto soccorso del nosocomio dove si trovava anche l’uomo che ha subito denunciato come l’autore della violenza, un 28enne magazziniere della zona, italiano e incensurato.

Quando la giovane è stata spostata in un ambulatorio, ha raccontato la vittima, lui l’ha raggiunta e ha abusato di lei. La ragazza ha subito chiesto l’aiuto dei sanitari che hanno avvisato le forze dell’ordine e sul posto sono arrivati i carabinieri di Melegnano che hanno fermato l’uomo per violenza sessuale su istanza della procura di Lodi. Il 28enne è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari Francesco Salerno: ha parlato di un rapporto consensuale avvenuto dopo una conoscenza molto veloce in attesa delle cure. Quando i carabinieri sono arrivati in ospedale era ancora al pronto soccorso e dormiva.

Il giovane, che abita con i genitori, lunedì sera era uscito con un gruppo di amici. Avrebbe bevuto molto e fumato marijuana. Agli inquirenti infatti ha subito spiegato di non sapere nemmeno come era arrivato all’ospedale e di ricordare, invece, di essersi sdraiato su una panchina. Si sarebbe, insomma, ritrovato all’improvviso al pronto soccorso, arrivato lì a bordo di un’ambulanza chiamata da altri, dagli amici preoccupati per il suo improvviso stato di incoscienza. Una stato di smemoratezza forse dovuto a due operazioni al cervello subite dal giovane negli anni passati. Probabilmente aggravati quella sera dall’assunzione di alcol.

Una volta svegliatosi in Pronto soccorso – ha riferito – avrebbe conosciuto la ragazza che poi è stata portata in un box all’interno del reparto visite. Lì lui l’avrebbe raggiunta e, quindi, secondo quanto subito denunciato da lei, violentata su una barella. Un abuso negato dal ragazzo davanti al giudice, ma denunciato dalla giovane nell’immediatezza. Poi il giorno dopo mercoledì 29 maggio il gesto di buttandosi dal quarto piano dello stesso ospedale.

Gli accertamenti su quanto successo sono affidati ai carabinieri di Melegnano e San Donato Milanese. Nel frattempo, è stata disposta l’autopsia sul corpo della giovane ed è stata avanzata la richiesta di convalida del fermo per il 28enne. La pm Martina Parisi ha chiesto la custodia cautelare in carcere e anche la legale dell’uomo, Emanuela Portugalli, non ha chiesto la scarcerazione. Sono allo studio le riprese delle telecamere di sorveglianza del pronto soccorso che, secondo le prime informazioni, avrebbero ripreso parte di quanto successo.

Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno, ricordati che esiste Telefono amico Italia (0223272327), un servizio di ascolto attivo ogni giorno dalle 10 alle 24 da contattare in caso di solitudine, angoscia, tristezza, sconforto e rabbia. Per ricevere aiuto si può chiamare anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).