Da domani Emilio Carelli assumerà la direzione del settimanale l’Espresso. Prende il posto di Enrico Bellavia rimasto in carica appena 4 mesi. Il gruppo spiega che la nomina di Carelli, già vicedirettore del Tg5, direttore di TgCom e fondatore nonché direttore di Sky Tg 24, rientra nel disegno strategico di posizionare L’Espresso sempre più all’insegna di un giornalismo di approfondimento di stampo anglosassone. A Enrico Bellavia vanno i ringraziamenti di tutto il Gruppo, si legge nel comunicato, per il lavoro svolto in un momento così importante di rilancio della storia de L’Espresso. Dal marzo 2018 all’ottobre 2022 Carelli è stato parlamentare. Eletto con il Movimento 5 Stelle da cui esce nel febbraio 2021 per aderire prima a Coraggio Italia e poi a Insieme per il futuro di Luigi Di Maio.

“L’Espresso cambia oggi il terzo direttore in meno di un anno. Un fatto grave perché dovuto all’ennesimo tentativo di intromissione dell’azienda sul contenuto degli articoli: tentativo a cui il direttore uscente Enrico Bellavia si è opposto garantendo la storia e la tradizione del nostro giornale. Il numero in edicola venerdì, per merito del lavoro della redazione e del direttore che ringraziamo, rappresenta il nostro modo di fare giornalismo. Una pratica che rischia di essere compromessa”, scrive il comitato di redazione del settimanale in una nota. “Alla luce di questi fatti, l’assemblea di redazione proclama l’astensione dal lavoro per venerdì 31 maggio e consegna un pacchetto di 5 giorni di sciopero in mano al Cdr. La redazione – conclude la nota – continuerà a fare ogni sforzo per garantire un giornalismo libero, di qualità e fedele alla tradizione de L’Espresso”.

L’editore rimanda le accuse al mittente e repliaa: “Espresso Media respinge fermamente qualsiasi accusa di intromissione da parte dell’azienda sul contenuto degli articoli ed invita, a tal uopo, il CdR a un incontro chiarificatore con lo spirito costruttivo, di collaborazione e trasparenza che ha finora improntato il rapporto professionale”. L’Espresso è stato ceduto nel marzo 2022 da Gedi (editore di Repubblica e La Stampa che fa capo alla Exor degli Agnelli-Elkann) a Bfc media. Poco più di anno dopo l’ingresso del nuovo socio Ludoil. Carelli è il quarto direttore della testata dal momento della cessione.

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