Consequenzialità. La parola d’ordine di queste ultime battute di bestialità domenicale è questa: ogni azione ha delle conseguenze, ovviamente anche sui campi. E quindi se ad esempio si mangia salato subito dopo si avrà sete, basta capirlo e intervenire prontamente per rimediare. Se invece non si raggiunge un obiettivo si diventa tristi. Normale. Ma come al solito siamo nelle domeniche bestiali, ci sono le solite storture: un buffetto amichevole diventa una sorta di colpo mortale, un cartellino giallo carta straccia, una stampella un’arma contundente.
IL RINFRESCO
Tempo di banchetti, prima che di playoff e playout, e i banchetti in Campania si sa sono una cosa serissima. Non può mancare nulla, dolce, salato e ovviamente visto il caldo le bibite. E così c’è chi si occupa delle cose da mangiare e chi di portare da bere, sia mai che dopo un aperitivo salato non ci sia qualche bibita. E così nella finale regionale Under 18 tra Pompei e Puteolana si vede quest’ultima società multata di 500 euro “per avere i sostenitori della società ospitata lanciato 9 bottigliette sul TDG (terreno di gioco, ndr) e un contenitore rigido di patatine, attentando all’incolumità dei tesserati presenti sul TDG nonché della terna arbitrale e dei commissari di campo”. Al Pompei, invece, sanzione di 300 euro “per avere i sostenitori della società ospitante lanciato sul TDG 4 bottigliette d’acqua così attentando all’incolumità fisica dei tesserati, della terna arbitrale e dei commissari di campo presenti sul TDG”. Il buffet è costato 800 euro.
PADDY LANE IS IN MY EARS AND IN MY EYES
Già, quella era Penny Lane, negli occhi e nelle orecchie dei Beatles, ma piacevolmente. Mentre Paddy Lane è un calciatore del Portsmouth che rimarrà negli occhi e nelle orecchie dei tifosi del Lincoln per motivi diversi. Suo infatti è stato il gol che ha impedito al Lincoln di accedere ai playoff per giocarsi l’accesso in Championship, e come lo ha festeggiato? Sobriamente, mimando un pianto disperato e indicando i tifosi del Lincoln. Che probabilmente faranno come il barbiere di Penny Lane, appendendosi la foto di quella faccia e poi chissà…
SENZA CARTELLINO
Cosa si può fare per evitare un cartellino giallo? Semplicemente porre fine all’esistenza dello stesso cartellino giallo, come ha fatto Francesco Vescio del Riviera d’Orta, Seconda Categoria Piemonte, squalificato per sei giornate “per condotta antisportiva e gravemente irriguardosa nei confronti dell’arbitro, al limite del contatto fisico. Nello specifico il giocatore, che vestiva la fascia di capitano, per evitare la notifica del provvedimento di ammonizione che l’arbitro stava per comminargli gli strappava di mano il cartellino, lo accartocciava e lo gettava a terra”. Una giornata in più per non aver differenziato correttamente.
LA PACCA DELLA MORTE
Accade in Cile, gara tra Osorno e Melpilla di Segunda Division. Un lancio innocuo finisce tra le braccia del portiere del Melpilla, Dario Melo: col pallone tra le braccia e pronto a rinviare, Melo attende che il centrocampista avversario Orellana si allontani, e intanto si scambiano due chiacchiere che per la verità sembrano amichevoli. Colloquio che finisce con una pacca del portiere sulla testa dell’avversario, un buffetto: l’arbitro nota la scena e incredibilmente indica rigore, Orellana (con la squadra sotto) annuisce pure, per ribadire la giustezza del provvedimento assurdo. Secondo quanto ha raccontato Melo nel post partita l’arbitro ha riconosciuto l’errore, cercando anche di parlare al portiere, che però avrebbe rifiutato.
STAMPATE E STAMPELLE
Può essere la Vatican Cup o il torneo dei beati, inutile, quando si parla di pallone le mazzate sono inevitabili. Basta vedere che pure la Coppa d’Africa per amputati è finita in rissa: di fronte Ghana e Marocco nella finale del Cairo, hanno vinto i primi, ma l’esultanza non è piaciuta ai maghrebini. Com’è finita? A stampellate, ovviamente.