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Israele, il partito di Gantz vuole sciogliere la Knesset e votare entro ottobre. E Netanyahu torna primo nei sondaggi dopo un anno

Sciogliere la Knesset e andare a elezioni anticipate in Israele entro ottobre. Il partito Unità Nazionale del ministro Benny Gantz, alleato-nemico di Benjamin Netanyahu, ufficializza la grande spaccatura dentro la coalizione del governo di Tel Aviv presentando una proposta di legge per sciogliere il Parlamento e indire il voto anticipato, entro un anno dalla strage del 7 ottobre. A presentare il disegno di legge per sciogliere la venticinquesima Knesset è stata la deputata Pnina Tamno Sheta, presidente del partito di cui Gantz è leader.

Il partito non ha la maggioranza per sciogliere la Knesset, poiché la coalizione Netanyahu ha i numeri per continuare con il suo governo. Tuttavia, scrive Haaretz, ciò indica le forti divisioni che esistono dentro la coalizione che governa Israele dopo l’attacco di Hamas di otto mesi fa. La mossa di Unità Nazionale – partito che da tempo chiede a Netanyahu di trovare una soluzione alternativa alla guerra a oltranza nella Striscia di Gaza – arriva mentre l’Idf continua a colpire anche a Rafah. Nelle ultime 24 ore, le forze armate hanno fatto sapere di aver centrato “oltre 50 obiettivi” e di aver eliminato 3 miliziani in un “combattimento ravvicinato”.

Nel frattempo però, a sorpresa, Netanyahu è tornato ad essere il premier preferito dagli israeliani. Non accadeva da un anno, dai tempi delle proteste contro la riforma giudiziaria. A farne le spese questa volta – secondo un sondaggio effettuato dalla tv Canale 12 – è proprio Benny Gantz, che per tutto questo tempo è stato invece in testa ad ogni indagine sugli umori politici di Israele. Il 36% del campione ha premiato il presidente in carica contro il 30% a favore di Gantz. Ma Netanyahu, secondo lo stesso sondaggio, batterebbe anche tutti gli altri possibili candidati, come il capo dell’opposizione Yair Lapid (37% a 30%) o il nazionalista Lieberman (36% a 19%), tutti all’opposizione dell’attuale maggioranza a totale trazione di destra.

Continuano anche le operazioni a Jabalya, nel nord dell’enclave palestinese, dove le truppe di terra hanno “localizzato armi, inclusi AK-47 e munizioni”. In un raid – ha aggiunto – sono stati eliminati due miliziani che prima avevano sparato contro le truppe. La situazione a Rafah è diventata così rischiosa che la World Central Kitchen (Wck) ha annunciato di aver sospeso le sue attività a causa “delle operazioni israeliane in città dove innumerevoli famiglie sono costrette a fuggire ancora una volta”. Gli attacchi in corso – ha detto su X l’ong, di cui sette operatori umanitari sono stati uccisi dal fuoco dell’Idf lo scorso aprile a Gaza a seguito di un’errata identificazione – ci hanno costretto a sospendere il lavoro nella nostra cucina principale a Rafah e a trasferire molte delle nostre cucine comunitarie più a nord”.