Salute

Microplastiche trovate nei testicoli umani: preoccupazione per la fertilità maschile. Lo studio dell’Università del New Mexico

Le microplastiche sono ormai ovunque. Non solo nelle placente e nella circolazione sanguigna, come già scoperto da alcune ricerche, ma anche nei testicoli umani. A renderlo noto il Guardian che cita una scoperta dei ricercatori dell’Università del New Mexico che hanno esaminato 23 testicoli umani e 47 canini, i primi sono stati ottenuti da tessuti derivanti da autopsie mentre i secondi da operazioni di sterilizzazioni dei cani.

In tutto sono stati riscontrati 12 tipi di sostanze plastiche e in ogni campione le sostanze plastiche trovate avevano un diametro inferiore ai 5 millimetri.

Lo studio è stato pubblicato il 17 febbraio scorso, sulla rivista Toxicological Sciences e, nonostante sia noto il consumo umano di particelle attraverso acqua, cibo e respiro, ha comunque sorpreso anche gli autori della ricerca. “Quando ho ricevuto per la prima volta i risultati sui cani sono rimasto sorpreso. Sono rimasto ancora più sorpreso quando ho ricevuto i risultati sugli esseri umani”, ha commentato Xiaozhong Yu, uno degli autori ricerca. La concentrazione media di microplastiche nei testicoli dei cani è risultata pari a circa 123 microgrammi per grammo di tessuto. Mentre nei campioni umani questo valore è risultato tre volte più grande: circa 328 microgrammi per grammo di tessuto.

In particolare, “il PVC – cioè il polivinilcloruro che viene utilizzato negli impianti idraulici industriali, municipali e domestici – può rilasciare molte sostanze chimiche che vanno ad interferire con la spermatogenesi e contiene sostanze chimiche capaci di causare disturbi endocrini”. Tra le sostanze trovate dallo studio, infatti, ci sono il polietilene, utilizzato nei sacchetti e nelle bottiglie di plastica, che è stata la microplastica più comune trovata, e, appunto, il Pvc.

La scoperta, riporta il Guardian, potrebbe essere collegata anche alla diminuzione del numero di spermatozoi negli uomini e quindi, intaccare anche la loro fertilità. Secondo Yu, che all’inizio dubitava “che le microplastiche potessero penetrare nel sistema riproduttivo”, esiste in realtà “una correlazione tra microplastiche e fertilità, ma sono necessarie ulteriori ricerche”. Durante la ricerca, infatti, è stato possibile valutare la conta spermatica sui cani, nei quali gli spermatozoi risultavano inferiori nei campioni con maggior contaminazione di Pvc, mentre al momento non è stato possibile misurare lo stesso valore negli umani a causa del modo in cui sono stati trattati i campioni umani.