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“Soffro di osteoartrite mi sono accasciata per la stanchezza e Chris Martin mi ha dato un passaggio”. Il sogno realizzato della fan Saundra Glenn

Il leader dei Coldplay, una volta arrivati all'Arena per il concerto, ha raccomandato al suo staff di accompagnarla al posto in platea

di F. Q.
“Soffro di osteoartrite mi sono accasciata per la stanchezza e Chris Martin mi ha dato un passaggio”. Il sogno realizzato della fan Saundra Glenn

Ci sono storie straordinarie che possono regalare forza e speranza ad un fan. Per chi soffre di qualsiasi malattia, a volte, un semplice gesto può risollevare la giornata, accade anche quando chi ti regala un sorriso è il tuo idolo di sempre. È quello che è successo alla 64enne Saundra Glenn al settimo cielo perché finalmente poteva vedere la sua band del cuore, i Coldplay, a Luton, in occasione dell’evento live Big Weekend di Radio 1 della BBC.

Saundra si è messa in cammino da casa sua con qualche difficoltà. Come ha raccontato alla BBC, Saundra infatti soffre di osteoartrite (patologia cronica che causa danni alla cartilagine e ai tessuti circostanti ed è caratterizzata da dolore, rigidità e perdita della funzionalità, ndr). “Ho un’anca destra instabile – ha raccontato -. Stavo camminando verso il botteghino dedicato ai disabili, quando mi sono dovuta fermare prima per la stanchezza. Mi sono accasciata contro una una recinzione”.

Poi è accaduto qualcosa di straordinario per la fan della band. “Una Mercedes nera si è accostata – ha continuato Saundra –, quando si è abbassato il finestrino una signorina mi ha detto ‘salga su, le diamo un passaggio‘. D’un tratto mi sono ritrovata davanti Chris Martin! ‘Ma no! Non posso salire con lui!’, ho esclamato. Ma mi hanno invitato lo stesso a salire a bordo. Lui è stato amorevole e abbiamo scambiato due chiacchiere. Gli ho detto: ‘Ho 64 anni Chris, non partecipo e non posso andare ai Festival, ma sono venuta solo per vederti e ora ti ho visto e posso tornare a casa!‘ Quando siamo arrivati ​​all’area del concerto si è assicurato al suo staff che mi accompagnassero fino al mio posto. È stato gentilissimo”.

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