Sport come riscatto. Per un paese e una città simbolo della crisi europea dei migranti. Per la prima volta nella sua storia, il Bodrum Futbol Kulübü (o Bodrumspor) è stato promosso in SuperLig, la prima serie del campionato turco grazie alla vittoria in finale playoff contro il Sakaryaspor. La particolarità? Il club gioca in uno stadio di 4000 posti, 20 volte più piccolo di San Siro, tanto per fare un esempio. Il calcio, però, non è sempre stata la priorità in un luogo diventato celebre per un’iconica (quanto triste) foto di un bambino trovato senza vita, scattata sulle spiagge del paese. E un gruppo ultras di donne che combattono per i propri diritti.

Le ultras simbolo di libertà e Alan Kurdi
Allo stadio, senza velo. In nome della libertà (non concessa) nella parte occidentale dell’Anatolia. Le donne sono il cuore della tifoseria, vere e proprie ultras: nel ricordo di Ozgecan Aslan, massacrata e uccisa a Mersin dopo essersi opposta a un tentativo di stupro. A Bodrum si lotta per qualcosa che va oltre lo sport. Con la promozione in prima serie l’occasione di far sentire ancora di più la propria voce.

Ālān Kurdî. Questo era il nome del bambino siriano di tre anni divenuto un simbolo della crisi europea dei migranti in seguito la sua morte per annegamento: il corpo senza vita fu ritrovato sulle rive della spiaggia di Bodrum. Un’istantanea ripresa in tutto il mondo: Alan doveva essere l’ultimo, così non è stato.

La perla di Alicarnasso
Sorta sulle ceneri di Alicarnasso, antica città-stato greca, agli occhi dei meno esperti potrebbe apparire come la Porto Cervo della Turchia. Il distretto di Bodrum è stato fondato sulla collina in cui era disposto il mausoleo di Alicarnasso. Affacciata sul Mar Egeo, Bodrum è una perla rara della provincia di Mugla. Dimenticata, o meglio, semi sconosciuta per moltissimi anni, le testimonianze dello scrittore Cevat Sakir sono state la fortuna di questa località.

E sulle rive del piccolo golfo, è stato costruito l’İlçe, stadio di soli 4mila posti del Bodrumspor. 93 anni dopo la sua fondazione, il club ha collezionato una doppia storica promozione: dalla terza alla prima serie in due anni. Verrà utilizzato lo stesso impianto anche per la prossima stagione? Ad oggi, improbabile. La deroga pare utopia ma forse, è l’ultimo dei pensieri per i tifosi. Dal prossimo anno gli avversari saranno Galatasaray e Fenerbahce. In un mondo in cui la politica non dovrebbe mai mescolarsi con la passione per lo sport, la città sogna le notti delle grandi imprese, nel nome di chi non c’è più.

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