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“Cinquecento migranti in Italia nell’ambito di un accordo con gli Usa”: l’indiscrezione di Cbs News. Palazzo Chigi: “Falso, sarebbero venti”

Una notizia dell’emittente Cbs News su un presunto accordo Italia-Usa sull’immigrazione imbarazza il governo di Giorgia Meloni, costringendo palazzo Chigi e il Viminale a una smentita. Il network statunitense ha affermato che l’amministrazione Biden intende inviare in Italia cinquecento immigrati sudamericani irregolari nell’ambito di un accordo di “reinsediamento” a cui parteciperebbero anche Grecia, Spagna e Canada. Secondo la ricostruzione, i migranti da ricollocare nel nostro Paese verrebbero selezionati dagli “Uffici per la mobilità sicura“, strutture istitutite lo scorso anno dagli Stati uniti in Colombia, Costa Rica, Ecuador e Guatemala, dove è possibile presentare legalmente la domanda di emigrazione. Citando documenti interni del Dipartimento della sicurezza nazionale, la Cbs aggiunge che il 20 maggio funzionari statunitensi hanno incontrato diplomatici di Canada, Italia, Spagna e dei paesi che ospitano gli Uffici per la mobilità sicura per discutere dell’iniziativa. La strategia farebbe parte del piano della Casa Bianca per ridurre gli ingressi illegali dalla frontiera con il Messico, già diminuiti di oltre il 50% dal record di dicembre.

L’indiscrezione non può far piacere al governo di destra di Roma, che infatti si affretta a smentire. “La ricostruzione di Cbs, secondo la quale l’Italia avrebbe dato l’assenso alla ricollocazione sul proprio territorio di rifugiati sudamericani, è del tutto fuorviante” informa palazzo Chigi, che non nega l’incontro tra diplomatici ma fornisce una versione diversa. “È attualmente allo studio un’ipotesi di reciprocità, secondo la quale gli Usa ospiterebbero rifugiati presenti in Libia con la volontà di recarsi in Europa, mentre alcuni Stati europei del Mediterraneo ospiterebbero poche decine di profughi sudamericani. Per quanto riguarda la nostra nazione, si tratterebbe di circa venti rifugiati venezuelani di origine italiana per avviare percorsi lavorativi in Italia. Discussione al momento solo allo studio e che risulterebbe, in ogni caso, molto vantaggiosa proprio per Italia e Stati europei di primo approdo”. Ancora più netto il ministero dell’Interno, guidato da Matteo Piantedosi in quota Lega: “L’Italia non darebbe mai un assenso alla ricollocazione di centinaia di persone sul proprio territorio nazionale in considerazione dei già notevolissimi sforzi sostenuti sul fronte dell’accoglienza di migranti”, trapela dal Viminale.