Viaggi

Dall’Europa all’Asia Centrale, infiniti incontri di culture

Un viaggio non è una semplice vacanza, può essere un’occasione per conoscere il mondo, cercando affinità. Esplorare nuovi luoghi è un invito a espandere la mente e a abbracciare la diversità culturale

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

I cinque sensi si affinano quando la strada rivela la sua voce millenaria, ed è così che la curiosità li risveglia, come un incantesimo. C’è qualcosa di magico nell’avventura, qualunque sia la destinazione, forse perché viaggiare è una straordinaria occasione per aprirsi ed entrare in contatto con popoli e culture diverse, avvicinandoci a ciò che ci appare “lontano” scoprendo infinite somiglianze. Tra tutte, il sorriso è la più ricorrente, un benvenuto condiviso in ogni angolo del pianeta.

I viaggi della linea inTour di Francorosso offrono l’opportunità di collezionare esperienze entusiasmanti, molto più di un timbro sul passaporto. Avventure che non escludono comfort e servizi, sempre in compagnia di guide professionali parlanti italiano. Proposte immersive, alla scoperta di tradizioni e culture che delineano i tratti più autentici delle destinazioni, qualunque siano le coordinate. C’è sempre un intreccio di storie bellissime da svelare, come in Andalusia, la perla arabeggiante della Spagna, o in Georgia, terra tra Oriente ed Occidente, dove il mitico Giasone e gli Argonauti cercarono il famoso Vello d’Oro. Oppure in Uzbekistan, il cuore dell’Asia Centrale attraversato dalla leggendaria Via della seta, il primo tramite di saperi e conoscenze su scala intercontinentale.

Andalusia, “mille e una notte” europea

L’inTour Essenza dell’Andalusia ti porta alla scoperta della terra più a sud della Spagna, un tuffo nella luce e nei profumi intensi, quelli delle piante aromatiche e degli aranceti che ombreggiano i giardini, animati da sapienti giochi d’acqua, luoghi di assoluta bellezza. L’Andalusia racchiude un’essenza unica, e una storia affascinante, quella del Mediterraneo, “mare tra le terre”, “blu tra le genti”, basti pensare che le coste di Tarifa, una delle città più a sud d’Europa, dista solo 14 km dal Marocco. Questa regione spagnola, orgogliosa dei suoi costumi e tradizioni, e delle magnifiche architetture che rimandano al fascino arabeggiante da “mille e una notte”, si rivela intreccio di culture in ogni angolo e situazione: quando visiti le chiese, un tempo moschee, oppure ammirando uno spettacolo di flamenco, il ballo tipico di origine gitana, in cui mimica e passi sembrano racchiudere il carattere andaluso, un turbinio di sentimenti dell’animo umano.

L’Andalusia è terra di cuore, storia e bellezza, uno dei simboli più importanti è la Alhambra di Granada, patrimonio UNESCO. “Dio creò la Alhambra casomai un giorno si fosse stancato del paradiso”. Così Alexandre Dumas descrisse questo magnifico complesso caratterizzato da geometrie dissonanti: tutto sembra costruito con diverse forme e stili con l’intento di stupire. Questa cittadella, un tempo residenza del sultano, e successivamente del cattolicissimo Carlo V, è un trionfo di cortili, palazzi e logge dove l’arte della decorazione raggiunge il vertice, bellezza di 100.000 metri quadrati di superficie racchiusa in una cinta di mura lunga 2 km, con 7 porte e 30 torri, quadrate le arabe, rotonde delle epoche successive.

Non da meno lo splendore architettonico della Cattedrale di Cordoba, uno strabiliante labirinto di pietra e una selva di colonne, prima moschea, poi chiesa con la Reconquista. Anche Siviglia rivela la magnifica Cattedrale, la più grande di Spagna, vegliata dalla Giralda, il vertiginoso campanile un tempo minareto. Tappa obbligata a Plaza de España, un trionfo di maestosità e luce dove lungo le arcate della piazza sono rappresentate le 44 province del Paese con coloratissimi azulejos, uno dei simboli della città e da sempre punto d’incontro.

E poi l’Andalusia si racconta nei Pueblos blancos, i villaggi bianchi appollaiati sulle alture brulle dell’entroterra, come madreperle nel paesaggio, che ricordano i paesini del nostro Mediterraneo, come quelli della Puglia, arrampicati sulle colline e imbiancati a calce per fronteggiare le torride temperature estive.

Georgia, alla ricerca del vello d’oro

L’inTour Georgia, Alla Ricerca Del Vello D’Oro è molto più di un semplice viaggio, si tratta di un’avventura in un Paese del mito, terra dell’antica Colchide, dove Giasone e gli Argonauti cercarono un tesoro unico, panacea di tutti i mali. Questo Paese, affacciato sul Mar Nero e incorniciato dalle cime del Caucaso, non tramanda solo leggende e fantasie, qui troverai tradizioni che si perdono nella notte dei tempi, come la produzione del vino più antica del mondo: quello georgiano vanta 8.000 anni di storia!

L’itinerario attraversa i maestosi paesaggi del Caucaso e l’incredibile altopiano vulcanico di Javakheti, ferma nelle più belle città rupestri e nei suggestivi monasteri medievali, pietre solitarie che spuntano nelle amene e verdissime vallate. Tappa a Tiblisi, capitale vivace e multiculturale, caratterizzata da pittoresche case colorate. Visiterai la Cattedrale di Sioni e la Fortezza di Narikala, ti perderai per le vie del centro e nei vapori sulfurei delle terme, tanto amate da Dumas e Puskin. Scoprirai la cucina georgiana, un incontro di sapori autentici e molto speziati come i khinkali, simili a ravioloni ripieni di carne molto saporita. Immancabili i formaggi e le noci, primizie del Caucaso.

Ed è proprio in questi paesaggi montani e generosi che spuntano le pietre della civiltà millenaria del Paese, come Mtskheta, l’antica capitale religiosa, il Monastero di Jvari e la Cattedrale di Svetitskhoveli, risalente all’XI secolo, considerata uno dei luoghi più sacri in Georgia. Proseguirai verso Kutaisi, la capitale del mitico regno di Colchide, dove, secondo la leggenda, era custodito il famoso Vello d’Oro, e vivrai l’atmosfera mistica del Monastero di Gelati, Patrimonio UNESCO.

La Georgia si racconta nella bellezza delle città rupestri, un abitare atavico intimamente connesso alla natura, come la città sacra di Vardzia, e quella di Uplistsikhe, considerata il più antico insediamento del Caucaso. Andrai all’avventura anche nel mondo ipogeo esplorando le Grotte di Prometeo, formate da una serie di formazioni carsiche con un fiume sotterraneo navigabile, per poi salire di quota sino a Kazbegi, a 1.750 m di altitudine. Qui raggiungerai, a bordo di un minivan 4×4, la trecentesca chiesa della Trinità di Gergeti, uno dei principali simboli della Georgia.

Uzbekistan, lungo la Via della seta

Un viaggio lungo le tracce di Alessandro Magno, Gengis Khan, Tamerlano e Marco Polo, nel cuore dell’Asia centrale: gli itinerari inTour Uzbekistan, La Terra di Tamerlano e La via della seta ti portano in un Paese ricco di fascino, da sempre terra di incontri, transiti e saperi, tra esotiche atmosfere, cupole turchesi e yurte, baluardi di civiltà nell’immensità della steppa. Percorrerai la leggendaria “Via” lungo la quale spuntano Khiva, Bukhara e Samarcanda, testimonianze di un antico passato fatto di incontri e di scambi, nonché custodi dell’iconica architettura timuride e di stupende madrasa.

Partenza dalla moderna capitale Tashkent dove, nel museo di Khast Imam, è conservato il Corano più antico del Paese. Visiterai Samarcanda, la città che Tamerlano trasformò nel centro culturale ed economico più importante dell’Asia Centrale, la maestosa Piazza Registan, circondata dalle madrase di Ulugbek, Sherdor e Tilla Kori, descrive l’intento del condottiero che riposa nel mausoleo di Gur-Emir. Ti immergerai nelle atmosfere mistiche di Bukhara, la città più santa di tutta l’Asia Centrale, un vero e proprio gioiello perfettamente conservato. Splendido esempio del passato, il complesso di Poy-i Kalyan con i suoi mirabili monumenti datati tra il XII e il XVI sec.

Ma un viaggio in Uzbekistan è anche un tuffo nelle tradizioni più autentiche, nei saperi ancestrali e nell’arte del commercio. Immancabili le tappe nei bazar locali: il tok-i-Zargaron, quello dei gioiellieri, il Tok-i Tilpak Furushon, dei cappellai, il Tok-i Sarrafon, dove si cambiava il danaro, e alla bottega manifatturiera di tappeti Bukhara Silk Carpets, babilonie dello shopping ma anche atelier di numerosi artigiani che fanno del loro lavoro uno spettacolo.

Ultima tappa del viaggio nell’incantevole Khiva, una vera e propria “città museo” nel bel mezzo del Deserto di Kyzylkum, che ospita decine di moschee, mausolei e madrasa, le scuole per le scienze giuridico-religiose musulmane. Si accede alla città vecchia fortificata Ichan Kala dalla Porta Settentrionale, Meridionale e Occidentale, per poi immergersi in un vero e proprio viaggio nel tempo. Qui i siti storici descrivono l’identità del luogo: il Mausoleo di Sayid Alauddin risalente all’Impero Mongolo del 1300, il Minareto di Kalta Minor ammantato da piastrelle turchesi, l’antica fortezza Kuhna Ark del XII secolo, residenza dei sovrani di Khiva, la grande Moschea Juma, la madrasa e il minareto di Islam Khodja, e il sacro Mausoleo di Pahlavon Mahmud con il suo incantevole cortile.

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