Crime

Denise Pipitone, il padre non biologico deposita istanza per far riaprire il caso: “Nuovi elementi importanti sfuggiti a chi li ha visti prima”

La richiesta è supportata dall'Avvocato Luisa Calamia e accompagnata da una dettagliata relazione redatta da un team di esperti, tra cui la criminologa Antonella Pesce Delfino, l'investigatore Giuseppe Asaro e la consulente Katia Sartori

di F. Q.
Denise Pipitone, il padre non biologico deposita istanza per far riaprire il caso: “Nuovi elementi importanti sfuggiti a chi li ha visti prima”

Dopo vent’anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, Tony Pipitone, ex marito di Piera Maggio e padre legale della bambina (non biologico, ndr), ha presentato un’istanza al Tribunale di Marsala per riaprire il caso. La richiesta è supportata dall’Avvocato Luisa Calamia e accompagnata da una dettagliata relazione redatta da un team di esperti, tra cui la criminologa Antonella Pesce Delfino, l’investigatore Giuseppe Asaro e la consulente Katia Sartori..

Denise Pipitone, scomparsa misteriosamente il 1° settembre 2004 vicino alla casa della nonna a Mazara del Vallo (Trapani), è diventata uno dei più grandi misteri della cronaca italiana. Nonostante il processo per sequestro di persona si sia concluso senza responsabili, la famiglia non ha mai smesso di cercare la verità. “Dal punto di vista investigativo ho analizzato il contenuto di alcune missive e all’interno di alcune di queste ci sono degli elementi importanti che possono essere sfuggiti a chi le ha viste prima“, ha dichiarato la consulente Katia Sartori. Secondo Antonella Pesce Delfino, la criminologa che ha collaborato alla stesura dell’istanza, la documentazione presentata contiene non solo una rilettura degli atti ma anche nuovi elementi mai sottoposti all’attenzione degli inquirenti.

“Siamo molto fiduciosi per una futura riapertura del caso“m ha spiegato Delfino Pesce a Fanpage.it. “Abbiamo lavorato su cose diverse, ma la nostra è stata una bella squadra”. L’istanza presentata potrebbe aprire la strada a un’analisi del caso basata sulle nuove tecnologie investigative oggi a disposizione. La criminologa ha inoltre sottolineato che, nonostante la speranza per una riapertura, serviranno diversi mesi per conoscere l’esito dell’istanza. “Dai 3 ai 6 mesi, nella mia esperienza. Abbiamo però buone speranze”, ha concluso Delfino Pesce.

La comunità di Mazara del Vallo e l’intero Paese continuano a seguire con attenzione gli sviluppi del caso, sperando che questi nuovi elementi possano finalmente portare a una svolta nelle indagini e offrire risposte alla famiglia di Denise Pipitone. La richiesta di riapertura del caso presentata da Tony Pipitone rappresenta un nuovo capitolo nella lunga ricerca di giustizia per Denise Pipitone. Se accolta, l’istanza permetterà di esaminare gli elementi raccolti nel corso delle indagini passate con strumenti moderni e forse, finalmente, di fare luce su uno dei misteri più dolorosi della cronaca italiana.

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