Anatoly Maslov è un esperto mondiale di aerodinamica, ha 77 anni e probabilmente morirà in galera. L’accademico a capo dell’Itam, Istituto di meccanica applicata in Siberia, è stato condannato a 14 anni di prigione. Secondo la corte russa, ha fornito informazioni riservate a colleghi tedeschi nel 2014. Arrestato nel giugno del 2022 insieme con gli scienziati Aleksandr Shiplyuk e Valery Zvegintsev, in detenzione, ha già avuto un infarto: la sentenza del processo che si è tenuto a porte chiuse, arrivata il 21 maggio scorso, assomiglia più a una condanna a morte per la punta di diamante del mondo accademico russo.
Due anni fa una lettera aperta, firmata da 400 professori universitari russi, è stata pubblicata in sua difesa: la pubblicazione di un semplice articolo oggi può costare l’accusa di alto tradimento per rivelazione di segreto di Stato, lamentavano, sconvolti per l’arresto, i luminari. Ma Maslov non è l’unica vittima di una delle guerre sotterranee dei servizi russi, che hanno aperto un fronte di combattimento anche nei laboratori della Federazione.
La purga degli accademici, in particolare di quelli che si occupano di formule della velocità della luce e del suono, diventate ormai questione di vita o di morte nella Federazione, è iniziata prima della guerra su vasta scala in Ucraina e ha colpito una dozzina di esperti di fama internazionale, tutti coinvolti nello sviluppo di mezzi ipersonici. Per questo qualcuno ha cominciato a chiamarli proprio così: “casi ipersonici”.
Zircon, Kinzhal, Avangard sono missili che volano “come meteoriti” e non hanno rivali nell’arsenale Nato. Lo ha detto il presidente russo Putin delle “invincibili” armi ipersoniche russe, proprio nello stesso anno in cui sono cominciate le purghe degli accademici. Era il 2018: all’epoca sono stati accusati di alto tradimento Viktor Kudryavtsev, Roman Kovalyov e Vladimir Lapygin, scienziati del centro missilistico spaziale, impiegati in una filiale Roscosmos nei pressi di Mosca. Durante il processo Kovalyov, come Kudryavtsev, è morto di cancro, Lapygin, dopo quattro anni di galera, è stato rilasciato. Di cancro, nel 2022, dopo l’arresto dell’Fsb (servizi segreti russi), è morto anche Dmitry Kolker, esperto di laser di Novosibirsk: avrebbe svelato segreti di stato in Cina, durante un ciclo di conferenze nel Paese dove si è recato nel 2018 “accompagnato” dagli stessi funzionari dell’agenzia. Anatoly Gubanov e il suo sottoposto Valery Golubkin, che lavoravano all’Istituto centrale di aerodinamica nella periferia di Mosca, stavano sviluppando insieme a un team internazionale un aereo civile ipersonico, alimentato a idrogeno, prima di finire nelle maglie delle autorità nel 2020. Gubanov è stato condannato a dodici anni di carcere; per il secondo, dopo un annullamento, il processo è ricominciato. Nel 2021 è stato condannato a sette anni di galera Aleksandr Kuranov, direttore della struttura di ricerca sistemi ipersonici di San Pietroburgo. La scienza russa, in colonia penale.