Lucia Annunziata, candidata indipendente per il Partito Democratico alle prossime elezioni europee, è tornata a parlare del suo addio alla Rai e al programma “In mezz’ora”. Dopo aver rivelato alcuni retroscena a “dimartedì”, la Annunziata ha specificato altri punti, rimasti in sospeso, durante l’ultima puntata di Piazzapulita su La7. “Sono stata spinta, ma la scelta finale è stata mia perché non intendevo essere cacciata. – ha detto la giornalista- La Meloni ha continuato a dire una cosa che nessun giornalista con un minimo di dignità può accettare. Cominciò a dire in varie circostanze che io non ero una giornalista, ma solo una persona che lavorava perché aveva una tessera in tasca e che non avevo a che fare con la meritocrazia”.
Poi al collega Corrado Formigli presente in studio ha chiesto, facendo degli esempi: “Se il tuo editore lo ripete in pubblico e in privato e nel frattempo comincia a cambiare il direttore del Tg1 e comincia a fare pressioni, tu che dici? ‘Rimango qui per vedere se veramente mi caccia?’. La Meloni era il mio editore secondo legge. Tu che avresti fatto se un editore avesse cominciato a dire che non eri lì per merito, che non sei un vero giornalista e che sei un raccomandato? Lo avresti accettato? La mia libertà non è essere messa sotto tiro ed insultata. La mia libertà è andarmene è denunciare il mio dissenso col mio editore”.