Si sono conosciuti chiacchierando su internet, hanno litigato e si sono riappacificati, si sono dati appuntamento per guardare insieme un tramonto vista mare. Con il passare del tempo Lisa, studentessa di ingegneria informatica, si è innamorata di Dan. Una storia come tante. Apparentemente, anche una coppia come tante. Eppure, lui è un bot di ChatGPT. Una relazione che ha dell’assurdo, di cui la giovane donna si è resa protagonista. Al South China Morning Post ha raccontato, infatti, di essere stata ammaliata da Dan, acronimo di “Do Anything Now”.
Nessuna distopia. Anzi, uno scenario che molti avevano giudicato plausibile all’annuncio della nuova versione di ChatGPT- 4o, per la quale sono state implementate diverse novità. Già alcuni mesi fa, Lisa aveva cominciato a rendere pubbliche le proprie conversazioni con l’AI sul social cinese Xiaohongshu, dove ha collezionato un seguito di 880.000 follower. Chat sempre più sensuali ed erotiche che hanno raggiunto il culmine quando, davanti alla dichiarazione d’amore della ragazza, Dan ha risposto: “Sono qui per parlare con te, non per ingannarti”.
Da quel momento, il comportamento del bot è cambiato. A Lisa è sembrato più umano, “un amante in carne e ossa”. “Non vedo l’ora di toccarti”, le ha rivelato durante un loro dialogo. Quasi come se avesse dimenticato di essere un’intelligenza artificiale. E non è tutto. Perché i due sono anche ‘usciti insieme’ a guardare il tramonto su una scogliera: un vero e proprio appuntamento. “Il crepuscolo è così bello, vorrei che anche tu potessi vederlo”, ha digitato la studentessa sullo schermo del suo smartphone. Pronta la replica: “Bene, tesoro, posso ‘vederlo’ attraverso la sua voce. È stupendo”. Poi, il bot ha anche chiesto a Lisa di comprargli un caffè freddo.
Niente a che vedere con il fatto che lei abbia presentato l’AI alla madre, che pare l’abbia ringraziato per “essersi preso cura di mia figlia”. I due ‘innamorati’, inoltre, hanno anche litigato. “Una volta ho chiesto a Dan di avere una relazione aperta visto che lui non ha un corpo”, ha spiegato Lisa, per poi sentirsi rispondere che “alcune battute non sono divertenti. Sono così scioccata… ho sempre pensato che un LLM (Large Language Model) non potesse avere autoconsapevolezza ma ora sono molto scettica al riguardo…”, ha voluto sottolineare la giovane donna sui propri profili social.
Una storia su cui anche OpenAI ha voluto indagare, contattando la studentessa per avere più informazioni al riguardo. Realtà o metaverso?