Il Tar del Friuli Venezia Giulia si è finalmente espresso sul contestato progetto della cabinovia Trieste-Opicina, finanziato con quasi 50 milioni di euro di fondi Pnrr, dando parzialmente ragione al ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste Lipu, WWF e Legambiente contro il Comune di Trieste e la Regione guidata da Massimiliano Fedriga. Sotto la lente del Tribunale è finita la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA): «Il procedimento seguito dalla Regione – si legge nelle pagine della sentenza – non è conforme al modello legale, essendosi verificata una sorta di inversione procedimentale».

L’area interessata dal progetto è tutelata dal vincolo “Natura 2000“, pertanto per realizzarvi un impianto a fune è necessario derogare alla normativa vigente. È possibile farlo dimostrando la sussistenza di “ragioni connesse alla salute dell’uomo e alla sicurezza pubblica o relative a conseguenze positive di primaria importanza per l’ambiente”. L’8 maggio 2023 la Regione ha sospeso il procedimento di VINCA proprio per valutare questo particolare aspetto, e il successivo 21 settembre ha ritenuto che ci fossero “motivi imperativi” per poter andare in deroga. Ma questo, sottolinea il Tar, è stato fatto “prima di effettuare la valutazione dell”opportuna incidenza’” e “prima della ricognizione e valutazione delle ‘soluzioni alternative'”.

La Regione, dunque, ha omesso una “preventiva e compiuta valutazione della reale incidenza del piano sul sito Natura 2000” e, inoltre, non ha considerato “proposte alternative”: si tratta di due degli aspetti maggiormente contestati dagli ambientalisti, i quali hanno accolto favorevolmente la sentenza.

“Si tratta di una pronuncia molto importante – affermano le associazioni Legambiente Nazionale APS, Lipu e WWF Italia – perché non solo certifica la correttezza dei nostri rilievi e delle nostre preoccupazioni rispetto al rischio di danneggiare irreversibilmente un’area naturale preziosa per la città di Trieste come il bosco di Bovedo, ma fa chiarezza sulla tendenza, sempre più abusata dalle amministrazioni, di ricorrere ai cosiddetti IROPI senza verificare la mancanza di alternative meno dannose per i siti Natura 2000″.

Tuttavia, gli ambientalisti non sono gli unici a cantare vittoria: il Comune di Trieste, guidato dal sindaco di centro-destra Roberto Dipiazza, in un comunicato sostiene che è arrivato il “via libera sul piano della legittimità al progetto della Cabinovia Trieste-Opicina da parte del Tar”. Il Tribunale avrebbe, insomma, confermato “la correttezza della procedura semplificata seguita dal Comune di Trieste, affermando che è rimasta indimostrata l’affermazione dei ricorrenti, per la quale la Variante del Comune di Trieste non avrebbe rispettato gli obiettivi e le strategie del Piano Struttura”.

«È da quattro anni che i comunicati del Comune, su questo tema, presentano le cose sempre in maniera risolutiva – afferma a ilfattoquotidiano.it il portavoce del comitato No Ovovia William Starc –, ma si tratta solo di propaganda”. Per quanto riguarda la Regione, continua Starc, “aspettiamo di vedere se deciderà di impugnare la sentenza al Consiglio di Stato”. “In ogni caso – conclude – se decideranno di andare avanti con quest’opera inutile e dannosa noi continueremo a portare i loro atti davanti ai giudici”.

In questo scenario pirandelliano l’unica a non essersi ancora espressa è proprio la Regione, che sta valutando l’impatto della sentenza su una delibera appena approvata. Nello stesso giorno in cui il Tar si è pronunciato, infatti, la giunta Fedriga ha dato il via libera alla VINCA di terzo livello, che entra in gioco se – nonostante una valutazione negativa – si propone di non respingere un progetto, e prevede l’individuazione di misure di compensazione delle incidenze negative individuate. La sua approvazione avrebbe permesso di passare la palla direttamente al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a Roma. Ma, dopo la sentenza del Tribunale, è probabile che la VINCA dovrà essere riscritta, allungando ulteriormente i tempi per l’eventuale realizzazione dell’opera. Dal Comune però assicurano: “L’iter procedurale tecnico-amministrativo si sta svolgendo nel rispetto dei tempi fissati dal Pnrr”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Successivo

Cede una parte di strada nel Bresciano a causa delle forti piogge: le immagini dal drone

next