I capi della Difesa di Cina e Usa hanno avuto un incontro “positivo, pratico e costruttivo” a margine dei lavori dello Shangri-La Dialogue di Singapore. Per la prima volta in 18 mesi – l’ultimo vertice fu nel 2022 – il capo del Pentagono Lloyd Austin e il ministro della Difesa cinese Dong Jun si sono seduti a un tavolo faccia a faccia per aprire la strada a un possibile ulteriore dialogo militare tra i due Paesi. Il vertice, cominciato poco prima delle ore 13 (le 7 in Italia), si è tenuto nell’hotel Shangri-La, che ospita un importante forum sulla sicurezza. Sul tavolo due principali questioni: l’Ucraina e Taiwan.
Il fronte di Kiev – Il ministro della Difesa cinese Dong Jun ha detto al suo omologo americano Austin che Pechino non ha fornito armi “ad alcuna delle parti del conflitto in Ucraina“. Lo ha riferito il portavoce Wu Qian, in un briefing subito dopo il bilaterale. La Cina ha stretti legami con la Russia, rafforzati dopo l’invasione in Ucraina e il conseguente isolamento di Mosca. Ha fornito sostegno economico con il massiccio acquisto di materie prime e altri beni, ma nega di aver mai inviato aiuti militari. Pechino quindi potrebbe svolgere un ruolo decisivo verso una soluzione politica del conflitto, come aveva auspicato il presidente Xi Jinping nell’incontro avuto a metà maggio con l’omologo russo Vladimir Putin. La Cina però non parteciperà alla conferenza di pace sull’Ucraina in programma il 15 e 16 giugno prossimi in Svizzera a causa della mancanza delle condizioni primarie, tra cui le contestuali presenza e riconoscimento da parte di Mosca e di Kiev. In base a quanto riferito all’Ansa da più fonti, in settimana Pechino ha comunicato la sua decisione attraverso i canali diplomatici.
Il nodo Taiwan – Secondo i media di Pechino, il ministro della Difesa Dong Jun si è lamentato con Austin per le azioni degli Stati Uniti nei confronti di Taiwan ritenute “in grave violazione del principio della ‘Unica Cina‘”. Il Pentagono ha reso noto invece che gli Usa hanno ribadito che la Cina non deve usare la transizione politica di Taiwan “come pretesto per misure coercitive“. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin “ha riaffermato l’annuncio dei presidenti Joe Biden e Xi Jinping di novembre 2023 secondo cui entrambe le parti riprenderanno le conversazioni telefoniche tra i comandanti di teatro nei prossimi mesi”, accogliendo con favore “i piani per convocare un gruppo di lavoro sulle comunicazioni entro la fine dell’anno”, secondo una nota del Pentagono.