Beatrice Valli torna a far parlare di sé. L’influencer, legata sentimentalmente a Marco Fantini (conosciuto a Uomini e Donne) e mamma di 4 figli, è caduta in nuove polemiche per alcune dichiarazioni rilasciate durante l’intervista nel podcast Roulette Talk. Lo spazio video di Elena Gradella non è nient’altro che un’intervista inframezzata da prove, giri della roulette e scherzi. Dopo aver parlato della sua vita sentimentale e della carriera, Valli ha affrontato il tema degli haters (che dopo le sue ultime dichiarazioni sono tornati all’attacco) e dei momenti detox necessari per disintossicarsi dai social. “Il sabato e i weekend, il mio staff lo sa, non ci sono per nessuno. Faccio le pulizie, cucino, sto con i bambini, magari resto in pigiama fino alla sera. Amo farlo. Se lo mostro sui social, mi rispondono che ho la domestica h24, che ho tante tate o che avrò spadellato due cose per poi buttare le padelle”, ha dichiarato Valli. Per poi aggiungere: “Non mi piace sentirmi dire che voglio mostrarmi come prima della classe”.
Ed è proprio qui che arriva la stoccata nei confronti di una sua collaboratrice domestica: “Ho una domestica che mi aiuta ma, quando pulisce, odio come lo fa perché sono super precisa e come pulisco io, non pulisce nessuno. Come faccio da mangiare io, non lo fa nessuno. La mia domestica è bravissima ma non come lo faccio io. Come la tata che si prende cura dei miei figli. Sono bravissime e stimo tantissimo queste persone ma come lo fa la mamma, come padroneggia il tutto, è un’altra cosa”.
A questa dichiarazione forte ne è poi seguita un’altra. Valli infatti, rispondendo a una domanda sul suo successo, ha risposto: “Sì io sono sincera, merito la mia notorietà e anche di più. Vorrei sempre di più e mi piacerebbe tra 10 anni dire ‘Wow, guarda cosa hai creato’. La verità è questa: con mio marito facciamo vedere sui social la verità, le belle cose, la famiglia, dei bei valori, belle percezioni di quello che dovrebbe essere il futuro e mi piacerebbe dare ancora più modo e spazio a questa cosa. Tra 10 anni vorrei guardarmi da uno scalino un po’ più su e darmi due pacche sulle spalle. Lo penso della me stessa di 10 anni fa”. Ecco quindi che la storia si ripete. Utenti sui social che supportano, altri che ritengono (tanto per cambiare) che lavorare sui social non sia un lavoro. Fino agli ormai apparentemente inevitabili commenti di odio: “Tiratela di meno, ecco quella che dice che merita di più”.