Possiamo partire da questo dato: 14-1. È la sfida delle Champions vinte da Real Madrid e Borussia Dortmund, avversarie nella notte di Wembley della finale 2023-2024. Avanti: 101-22, ovvero il bilancio dei titoli conquistati. E ancora: 389,5 milioni contro 47,48 il consuntivo complessivo delle cinque maggiori piattaforme social. Chiudiamo con il valore della rosa: 1,04 miliardi quella del Real, 465,4 milioni quella del Borussia Dortmund. Tradotto: se il calcio fosse solo cifre nude e crude, non ci sarebbe partita a Londra. L’arbitro sloveno Vincic non dovrebbe neppure fischiare il calcio d’inizio: passerella in campo e rientro negli spogliatoi. Per dire: secondo Opta, la squadra spagnola ha il 63,5% di possibilità di vincere. Ma il calcio, per fortuna, è anche altro. In alcuni casi, molto di più di un semplice confronto di bilanci.

Ecco perché Carlo Ancelotti, dall’alto della sua monumentale esperienza e della quattro Champions vinte allenatore – record assoluto – spiega: “Una finale è una finale e la finale di Champions League è una partita importante e, ovviamente, la più pericolosa. È un’arma a doppio taglio. Dobbiamo godercela al massimo, ma c’è sempre da fare i conti con la preoccupazione: potrebbe andare storto. Naturalmente c’è paura di non farcela, ma vincere la Champions non è un’ossessione. La nostra stagione è già stata un successo con la Liga e la Supercoppa portate a casa. Ho un gruppo di giocatori straordinario. Ci sono campioni che erano con me a vincere la Champions dieci anni fa. Dobbiamo affrontare il Borussia con umiltà e spirito di sacrificio: sono doti fondamentali nello sport”.

Nell’annata super del Real, si è stagliata la figura di Jude Bellingham, il talento inglese prelevato la scorsa estate dal Borussia Dortmund e pagato 103 milioni. È la cifra che fa la differenza tra i bilanci dei due club della campagna trasferimenti 2023-2024: -122,5 il Real, +47,35 il Borussia. Interessante anche il riesame delle linee di mercato delle ultime cinque stagioni. Il Real ha prodotto un passivo di 179,65, mentre il Borussia un attivo di 23,35. Attenzione, però: nel rosso della società spagnola pesa il 2019-2020, con un pesante -224,5, legato a operazioni sfortunate come l’acquisto di Hazard (pagato 120,8 mln) e quello di Jovic (costato 63 mln). Era la stagione pre Covid: dal 2020 al 2023, il Real ha registrato una serie di “più”: 108,2 (2020-2021), 47 (2021-2022), 12,15 (2022-2023). Florentino Perez ha dovuto fare i conti con la ristrutturazione del Bernabeu e con la necessità di evitare il naufragio dopo il disastro-pandemia. Il Borussia, meno indebitato, ha largheggiato nel 2021-2022 (+64,5) e speso in modo pesante proprio nel periodo caldo del Covid (-49,65 nel 2020-2021).

I tedeschi seguono da diversi anni un concetto di calcio sostenibile: occhio attento al bilancio, politica dei giovani, scouting capillare per assicurarsi i migliori talenti giovanissimi in circolazione. Il sito Transfermarkt segnala in queste ore un nome nel radar dei gialloneri: Francesco Reita, classe 2008, della Lazio. Nel 2020 i tedeschi prelevarono dal Birmingham City il diciassettenne Bellingham: oggi è una star del calcio mondiale. Una concezione che si riflette nella età-media della rosa a disposizione di Edin Terzic, l’allenatore-tifoso: 25,6 anni. Il Real Madrid è più anziano: 27,3 anni.

I Blancos hanno quattro giocatori con una valutazione di mercato superiore ai 100 milioni: Bellingham (180), Vinicius (150), Valverde e Rodrygo (100). Nel Borussia Dortmund, i più costosi sono cinque calciatori quotati 40 milioni ciascuno: Kobel, Schlotterbeck, Maatsen, Brandt e Malen. I cinque, insieme, sono di poco superiori al dato di Bellingham. Oltre i soldi, i sentimenti, gli intrecci e le umane debolezze – la paura -, questa finale celebrerà l’addio di un totem come il tedesco Toni Kroos, 150 gare in Champions, 10 stagioni di Real. Un monumento, come Luka Modric, 39 anni a settembre. Il fuoriclasse croato dovrebbe invece prolungare di un anno il suo rapporto con il Real per ritirarsi, ormai quarantenne, nel 2025. Ancelotti ha annunciato che tra i pali giocherà titolare Courtois, una stagione buttata nel cestino per un grave infortunio a inizio stagione. La notte di Wembley potrebbe dare un senso alla sua annata: è stato infatti escluso dalla rosa del Belgio che affronterà il campionato europeo. Tante storie in questa partitissima. È il bello del calcio.

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