Giustizia & Impunità

Lite Pirondini (M5s)-Sisto. “Anche Molinari della Lega dice che il pm sarà sotto l’esecutivo”. “Una rondine non fa primavera”. Su La7

Bagarre a Tagadà (La7) tra il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e il senatore del M5s Luca Pirondini sulla separazione delle carriere di pm e giudici.
Sisto respinge il timore paventato dal parlamentare e dal pm Eugenio Albamonte sul rischio certo che il pm finirà sotto il controllo dell’esecutivo, accusando il pentastellato di non aver letto il testo della riforma: “Nessuno si sogni di dire che vogliamo mettere il pm sotto l’esecutivo“.

Ma mica possiamo aspettarci che Sisto o la Meloni dicano la verità e cioè che il loro intento è quello di controllare la magistratura – commenta Pirondini – Voglio comunque dare a Sisto una notizia: proprio ieri in Aula il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha detto testualmente: ‘Dobbiamo pensare al nuovo ruolo del pm che in altri paesi risponde alle direttive del ministro della Giustizia’. Probabilmente si è distratto un attimo e ha detto la verità. Quindi, sappiamo cosa volete fare”.
Sisto scuote la testa ma non commenta. Solo 11 minuti dopo, incalzato dalla conduttrice Tiziana Panella e dallo stesso Pirondini, si limiterà a dire: “Una rondine non fa primavera“.

Poi il viceministro della Giustizia cambia discorso citando, al solito, Giovanni Falcone: “Era il suo sogno quella della separazione delle carriere. Questo basterebbe per spegnere le polemiche”.
Il pm Eugenio Albamonte commenta: “Borsellino però era contrario“.
Pirondini insorge, ripetendo più volte: “Per carità, Sisto, non citi Giovanni Falcone, visto che siete il partito di Dell’Utri. Citi Dell’Utri e non Falcone“.
La polemica esplode irrimediabilmente e Sisto ribadisce: “Falcone in una intervista disse con molta chiarezza che la separazione delle carriere era una salvezza per la magistratura e per il paese”.
“Citi Dell’Utri”, ribatte Pirondini.
Allora lei citi il suo Beppe Grillo“, replica Sisto.