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“Morì dopo l’incidente perché la polizia si dimenticò di soccorrerla”: l’inchiesta sull’agonia di una 25enne intrappolata in macchina

Cosa è andato storto? Secondo l'inchiesta la chiamata del 5 luglio non è stata inserita nel sistema di gestione di casi simili in dotazione alla polizia scozzese

Un’inchiesta della Fatal Incident Inquiries (FAI), ramo del Scottish Courts and Tribunals Service, ha accertato come gli errori della polizia scozzese abbiano portato alla morte di Lamara Bell nel 2015. La 25enne era rimasta intrappolata, dopo un incidente stradale, per tre giorni in un’auto con il suo compagno morto. Le ferite da lei rimediate si sono aggravate fino a che non c’è stato più nulla da fare. La famiglia della ragazza aveva ricevuto più di 1 milione di sterline come risarcimento dalle autorità della Scozia nel dicembre 2021.

Il documento è stato pubblicato sul sito della Fai giovedì 30 maggio e ha riportato alla luce una storia ormai dimenticata. Bell e il compagno John Yuill, 28 anni, erano usciti in un tratto di strada vicino a Stirling il 5 luglio 2015, mentre tornavano da un viaggio in campeggio. I due rimasero nella loro Renault Clio per tre giorni prima di essere scoperti l’8 luglio grazie alla segnalazione di un cittadino, nonostante la polizia fosse già stata allertata dell’incidente. Yuill è stato poi dichiarato morto sul colpo, ma la 25enne è deceduta quattro giorni dopo il ritrovamento in ospedale. Lei era sopravvissuta e probabilmente oggi sarebbe ancora in vita se avesse ricevuto cure mediche il giorno dell’incidente.

Cosa è andato storto? Secondo l’inchiesta la chiamata del 5 luglio non è stata inserita nel sistema di gestione di casi simili in dotazione alla polizia scozzese, circostanza che non ha fatto scattare l’intervento degli agenti. Un errore umano, quindi, anche dovuto all’arretratezza della tecnologia come dichiarato dallo sceriffo James Williamson sentito nel corso delle indagini: “L’incapacità della polizia scozzese di valutare adeguatamente i rischi delle procedure di gestione delle chiamate e di disporre di un sistema di riconciliazione è stato un fallimento organizzativo“. La polizia ha subito porto le sue scuse, aggiungendo che dal 2015 sono stati apportati “miglioramenti significativi” ai sistemi di gestione delle chiamate, che ora sono “incomparabili” con quelli in vigore all’epoca. La falla ha costretto la polizia a risarcire con più di 1 milione di sterline di danni la famiglia Bell per i danni causati. La transazione è avvenuta nel dicembre 2021. Nello stesso anno la forza è stata multata di 100mila sterline presso l’Alta Corte di Edimburgo dopo essersi dichiarata colpevole di carenze in materia di salute e sicurezza che “hanno contribuito materialmente” a una morte che si poteva evitare.