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Patrizia Caselli: “Ho un tumore al terzo stadio. Sono terrorizzata”. E su Craxi: “Ero con lui durante il lancio delle monetine”

Caselli ha deciso di confidarsi al Corriere Della Sera a partire dalla storia d’amore durata 9 anni con Bettino Craxi (con tanto di fuga insieme ad Hammamet) fino alla malattia scoperta a febbraio di quest’anno

di Luca Guarneri
Patrizia Caselli: “Ho un tumore al terzo stadio. Sono terrorizzata”. E su Craxi: “Ero con lui durante il lancio delle monetine”

Patrizia Caselli, oggi 63 anni, è attrice e conduttrice televisiva. Negli anni ’80 fino ai primi anni ’90 sono numerosi i programmi tv che l’hanno vista protagonista, alcuni di questi al fianco di Walter Chiari (con il quale ebbe una lunga relazione terminata nel 1987). Oggi Caselli ha deciso di confidarsi a Corriere Della Sera, a partire dalla storia d’amore durata 9 anni con Bettino Craxi (con tanto di fuga insieme ad Hammamet) fino alla malattia che l’ha colpita a febbraio di quest’anno.

Patrizia infatti ha confidato a Candida Morvillo di avere un tumore al terzo stadio su quattro: “Il 6 febbraio mi hanno trovato un carcinoma al polmone. È la prima volta che ne parlo. Sono terrorizzata, non sono pronta a lasciare niente, non solo un figlio”. E ancora: “Continuo a chiedere al medico la mia aspettativa di vita e non riesco a trattenere il dato che mi dà. Al Policlinico di Milano mi hanno asportato mezzo polmone destro e dei linfonodi trovati in metastasi, cosa che non si aspettava neanche il medico. Quello è stato il momento più brutto. Avevo sperato che non fosse necessaria la chemio, ma ora l’ho cominciata. L’altro momento brutto è stato dirlo a François. Mi ha risposto ‘supereremo anche questa’. È la frase che ci siamo ripetuti anche durante la difficile separazione da suo padre”. Una riflessione profonda, quella di Caselli, circa la malattia contro cui sta combattendo: “Mi sono chiesta: in una vita sola, anche questo? E poi ho pensato: però, è tutta esperienza”.

Patrizia si racconta con lucidità e lo fa partendo proprio dalla foto del figlio adottivo di origini congolesi, François: “Ha 17 anni, è il segno del mio passaggio nel mondo ed ha il mio stesso sguardo. François ha occhi nerissimi. Per me essere un genitore adottivo unisce più del legame di sangue per l’esercizio continuo di non cadere nel vuoto che abbiamo entrambi: mi mancano i tre anni in cui nessuno lo ha cullato, accudito. Con questo vuoto fai i conti, non lo ripari”.

Il discorso si concentra quindi sugli amori della sua vita, Walter Chiari e Bettino Craxi: “Quando a 45 anni ho creduto di poter fare la moglie del medico che si occupa di me sono franata: ho capito che ho bisogno di costruire il ‘per sempre’ col giorno per giorno, non di darlo per scontato. A parte che fare la moglie del medico era di una noia mortale. Non erano noiosi loro, ma da dove arrivavo io, ero nel mio cielo, mi divertivo. Con Walter ho girato il mondo, ero con lui quando riempì il Madison Square Garden. Con Craxi… Anche di lui ero innamorata persa. E con entrambi c’era l’ironia anche nella tragedia”.

Ai tempi della love story con Chiari i due avevano una notevole differenza di età, lei 19 anni e lui 36: “Mi vide in teatro e mi fece chiamare per un provino. Non saprei dare un inizio esatto, bisognava farsi spazio come nel gioco delle tre sedie: aveva una fidanzata, Marina Occhiena; si aggirava lo spettro di Anna Maria Rizzoli e c’erano altre donne. Per ufficializzare, c’è voluto tempo”. E tra un tradimento di Chiari con Pamela Prati e l’indagine che coinvolse la stessa Caselli e Chiari per traffico di droga nel 1985, l’attrice: “Seppi di Pamela Prati perché lui disse: devo andare in un posto segreto, meglio che non sai nulla. Andò in Giamaica con lei e, al ritorno, gli diedi un aut aut. Al che Walter, mentre era in treno con Pamela, a Bologna, le disse che scendeva un attimo a comprare il giornale e tagliò la corda”. Poi le dichiarazioni forti circa il traffico di droga: “Il cosiddetto pentito era lo stesso di Enzo Tortora: Gianni Melluso, che vendeva memoriali dal carcere a cinque, dieci milioni. Ma andai dal Pm e, agenda alla mano, gli dimostrai che io e Walter non eravamo affatto nei posti indicati da Melluso nelle date indicate. Ne dimostrai l’inattendibilità, cosa poi decisiva per scagionare anche Tortora. Per Walter fu comunque un brutto colpo: tv e cinema iniziarono a chiamarlo meno”.

Poi, ecco arrivare nella vita di Patrizia un altro uomo, Bettino Craxi: “Un giorno, Craxi – che ai tempi era premier – mi fa convocare nel suo ufficio di Milano e mi dice: bisogna che spieghi al tuo fidanzato che ho già problemi, ci manca solo che mi mettano in conto amanti inesistenti. Lo informai che ci eravamo lasciati da due anni. Scoprii poi che Walter andava dicendo: ‘se stesse con chiunque altro potrei riconquistarla, ma sta con Bettino’”. E ancora: “Non volevo passare come l’amante di Craxi. Anche lui, poi, mi confessò che per un anno mi aveva ricevuta solo in ufficio per evitare ‘di fare un macello’. Fra noi iniziò a dicembre 1990. Tredici mesi dopo, iniziò Tangentopoli. Ho vissuto di quest’uomo il momento più crepuscolare”.

L’intervista prosegue rivivendo i momenti più duri di Craxi e della stessa Patrizia: “Ero al Raphaël con lui durante il lancio delle monetine, ma ero uscita dal retro, lui volle affrontare la folla. Craxi mi diceva: non ho nulla da offrirti. Ma sono felice di averlo seguito perché oggi posso dire: alla fine, sono una donna di sentimenti; per amore, faccio saltare il banco”. La scelta di andare ad Hammamet (dove viveva anche la moglie di Craxi) fermò, di fatto, la carriera di Caselli: “Stavo attenta a non andare nei posti frequentati da Anna. Craxi cercava ogni giorno di pranzare o cenare con me. Ho cambiato casa otto volte: una volta avevo trovato tutto sottosopra e un machete sul letto; un’altra alla mia donna di servizio qualcuno aveva chiesto di consegnare le carte che buttavo nei cestini…”. Per poi continuare: “Non ho mai chiesto l’esclusiva a Bettino, era l’amore di tutte le persone presenti ad Hammamet, nessuno escluso, a far sì che lui sopravvivesse in quelle condizioni”. Patrizia, non presente alla morte di Craxi, ha visto questa mancanza come un messaggio preciso: “È morto fra le braccia di sua figlia Stefania. Non la considero una coincidenza, era più un non far torto a nessuno”. La speranza più grande di Patrizia? “Tornare a vedere le stelle ad Hammamet”.

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