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Scattare foto di quello che mangiamo può aiutare con la dieta: lo studio dell’università australiana

Le "abbuffate visive" non servono solo a racimolare like: secondo un nuovo studio della New Curtin University pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition potrebbero derivare anche degli effetti positivi per la dieta

di 30science per Il Fatto
Scattare foto di quello che mangiamo può aiutare con la dieta: lo studio dell’università australiana

Piatti di ogni genere e maniera affollano continuamente i feed dei nostri social a un livello pantagruelico. Per quanto questa abbuffata visiva abbia come obiettivo principale il racimolare qualche like in più, un nuovo studio della New Curtin University, Australia, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition sostiene che ne potrebbero derivare anche degli effetti positivi per la dieta.

Il lavoro di ricerca ha visto gli autori cercare di capire quale metodo permetta ad un dietologo di ottenere informazioni più precise sulla dieta dei suoi pazienti. Ai partecipanti è stato chiesto di utilizzare diversi metodi per ricordare ciò che avevano mangiato nelle ultime 24 ore. Una parte dei partecipanti doveva ad esempio ricordare quello che mangiava a memoria, gli altri dovevano scattare foto dei loro pasti utilizzando l’app mobile Food Record. Queste foto sono state poi analizzate da un dietologo per misurare l’effettivo apporto nutrizionale per ogni partecipante.

Lo studio ha rilevato che l’accuratezza delle informazioni sull’apporto nutrizionale era molto più elevata per il gruppo che aveva scattato foto di ciò che mangiava, rispetto ai partecipanti a cui era stato chiesto di ricordare a memoria cosa avevano mangiato. La prima autrice e dottoranda Clare Whitton ha affermato che i risultati potrebbero avere un grande impatto sul modo in cui analizziamo ciò che la popolazione sta mangiando. “Dati accurati e affidabili su ciò che la popolazione mangia sono fondamentali per aiutare le persone a ottimizzare la propria salute”, ha affermato Whitton. “Le persone possono avere difficoltà a ricordare cosa hanno mangiato, ma questo studio dimostra che la valutazione della dieta può essere molto più accurata”.

Allo stato si sta lavorando per semplificare il processo. Il team sta collaborando con la Purdue University negli Stati Uniti per utilizzare l’intelligenza artificiale per analizzare automaticamente l’apporto nutrizionale degli alimenti nelle foto. La professoressa Deborah Kerr, responsabile dello studio e co-creatrice dell’app mobile Food Record, ha affermato che si tratta di uno sviluppo entusiasmante per ottenere un quadro più ampio di informazioni su ciò che le persone mangiano. “Rende molto più semplice per le persone tenere traccia di ciò che consumano quando devono solo scattare foto durante la giornata”, ha affermato la Kerr. “Questo diventerà ancora più semplice quando inizieremo ad automatizzare completamente l’analisi degli alimenti nelle foto”. La Kerr ha affermato che l’avanzamento della tecnologia potrebbe fornire una strada non solo per comprendere meglio ciò che la popolazione mangia, ma anche per offrire consigli dietetici più accurati per le persone che desiderano mangiare più sano. “Questa ricerca mostra il beneficio delle immagini; questo è il percorso che stiamo seguendo per ottenere un quadro accurato di ciò che le persone mangiano”.

di Gianmarco Pondrano d’Altavilla

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