Si chiamano Simon e Malcolm Collins e sono diventati una delle coppie simbolo del “pronatalismo”, ovvero un progetto che mira a spingere e aiutare le persone a fare più figli così che la bassa natalità non implichi il collasso della società. I signori Collins gestiscono pure un ente no profit a tema, chiamato The Pragmatist e la loro storia la racconta il Daily Mail. Simon e Malcolm hanno 3 figli, Octavian George, quattro anni, Torsten Savage, due, e la figlia Titan Invictus, 16 mesi. Vivono a Valley Forge, in Pennsylvania. Secondo le loro teorie “pragamatiste”, la genetica conta più dell’educazione nello sviluppo di un bambino. Come lo traducono in pratica? Ai loro figli non comprano giocattoli. I tre bimbi hanno però un iPad che devono tenere legato al collo. I Collins junior non festeggiano il Natale ma il Giorno del Futuro quando sarà la Polizia del Futuro a portare doni. Certo, i figli dei Collins qualche volta giocano, sì, ma “con regali perché non buttiamo via niente”, ha detto Malcom al Guardian. Giochi che vengono fatti sparire quando ai bambini viene assegnato il compito di scrivere un contratto per descrivere come miglioreranno il mondo. Solo appena finito potranno riavere gli oggetti nascosti.
L’idea della coppia è quella di avere sette figli: “Non potremo mandarli in una scuola privata e non saremo in grado di pagare loro l’università – spiegano – Non li cresciamo come se fossero dei milionari in pensione, che è quello che fanno molti americani: si comportano come se fossero loro autisti e li accompagnano a calcio o alle varie lezioni. Quando la gente dice ‘non posso permettermi di avere figli’ intende che non può permetterselo agli standard che ritiene socialmente accettabili“. Quindi. la famiglia numerosa è necessaria per il mantenimento della civiltà ma secondo regole precise. Ora, i Collins avranno anche le idee chiare ma in molti hanno fatto segnalazioni ai servizi sociali perché durante l’intervista con il Guardian, Malcom Collins ha colpito il figlio di due anni al viso. Così forte da lasciare il giornalista “scioccato”. Secondo i Collins, infatti, vale la regola delle tigri che con un colpo di zampa ‘raddrizzano’ i cuccioli indisciplinati. Il giornalista del Guardian stava parlando con Malcolm Collins di Elon Musk, sostenitore del pronatalismo, quando il figlio ha urtato il tavolo del ristorante dove si trovavano. Lì è arrivata la botta in faccia. Dopo aver colpito il bambino, ha continuato la conversazione come se nulla fosse. “Ora vogliono portaci via i bambini”, ha detto lo stesso Collins al New York Post.