Una lunga carriera alternata da momenti di grande successo ad assenze prolungate. Su e giù sulle montagne russe del piccolo schermo, con buone prove apprezzate dal pubblico e una lunga gavetta. Alessandro Greco è passato dal successo musicale di “Furore” a quiz e serate evento, da oggi 3 giugno 2024 è tornato in onda su Rai1 alla guida di “Unomattina Estate” con Greta Mauro. “Una carriera a zig zag? Ho rifiutato cose che non mi convincevano. Ma certo, dopo gli anni felici, non c’è stata la continuità che speravo. Da una parte lo metti in conto, dall’altra dispiace, quando fai un mestiere con cui esprimi la tua attitudine“, ha spiegato in un’intervista a Repubblica. Ricordando il suo forte legame con Raffaella Carrà: “Un’artigiana stakanovista, esigeva molto da sé stessa. Con lei ho fatto il gran concerto con l’Orchestra sinfonica della Rai per divulgare la musica classica ai ragazzini. Le sarò sempre grato, mi considerava un figlioccio”
E nei momenti di stop Greco non ha recriminato: “E’ il mio carattere e questo atteggiamento è frutto di quello che mi hanno insegnato i miei maestri, compreso Lino Banfi. Siamo figli della gavetta, quella dura. Quando raschi il fondo del barile devi solo crederci e rialzarti”. Il conduttore si affida alla religione: “Ho il dono della fede e mi sono aggrappato alla famiglia, a Beatrice (Bocci, la moglie, seconda classificata a Miss Italia nel 1994). Me la presentò Fabrizio Frizzi, persona meravigliosa restata nella mia vita”.
“Per me la fede è importante. Io e Beatrice l’abbiamo ereditata dalle famiglie, una fede semplice, quella delle feste comandate, poi il Signore ci ha chiamato a seguirlo ogni giorno : è il capofamiglia“, ha aggiunto a Repubblica. Nel salotto di Serena Bortone “Oggi è un altro giorno” nel 2022 aveva dichiarato: “Abbiamo scelto di vivere nella castità. Ci siamo sposati nel 2008, dopo due figli, abbiamo preso questa decisione. Non c’è un perché, è un cammino”. E Beatrice Bocci, che con Greco è sposata da 25 anni, aveva commentato: “Da tre anni abbiamo preso questa decisione, che ci ha portati a viverci più intensamente. Ora peso di più le parole, do valore agli abbracci e alle carezze, più di prima”.
Dichiarazioni che ha commentato così a Repubblica due anni dopo: “Non era un’ostentazione, ma una scelta legata a un periodo, nell’ambito di un cammino di fede. Hanno scritto di tutto. Non è facile affrontare certi temi“.