Cronaca

Musica a tutto volume fino alle 6 sulla nave dei miliardari indiani nel porto di Genova, la protesta: “La Capitaneria non è intervenuta”

Attraccare in un porto in centro città all’una di notte, con una mega nave da crociera illuminata come un luna park e diffondere musica a tutto volume fino alle 6 del mattino? A Genova sembrerebbe possibile, dato che è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, senza interventi da parte dell’Autorità Portuale, della Capitaneria o di qualsiasi altro tutore dell’ordine.

Se sulla terraferma ogni intemperanza serale viene severamente punita da una squadra interforze composta da polizia locale, esercito e altri operatori di pubblica sicurezza (con tanto di multe a chi viene sorpreso a bere birra in strada dopo le 20), per chi attracca in Porto potrebbe aprirsi un’inedita impunità. È questo il terrore che ha agitato le tastiere sui social del capoluogo della Regione più anziana d’Europa tra sabato e domenica. Pietra dello scandalo l’inaspettato (e improvvisato) attracco della “Celebrity Ascent”, sgradevole e rumorosa presenza che ha impedito il sonno a buona parte della città che affaccia sul porto, dall’una di notte alle sei del mattino.

L’elemento inedito è appunto la totale impunità con la quale si è potuto esprimere per tutta la notte il frastuono proveniente da questo luminoso monumento galleggiante alle disuguaglianze sociali. A bordo della crociera della discordia la lunga festa per il matrimonio di Anant, rampollo del magnate indiano Mukesh Ambani.

Celebrazioni che sono iniziate da mesi con una sontuosa festa pre-matrimoniale a Jamnagar, in India. In quella prima occasione si era esibita Rihanna in una performance esclusiva con tanti ospiti appartenenti a quell’1 per cento di popolazione mondiale che detiene la ricchezza del restante 99. Tra ospiti come Mark Zuckerberg e Bill Gates anche il presidente di Stellantis John Elkann. Ora la festa continua con altri mille invitati nella crociera nuziale che sta attraversando il Mediterraneo. Tra le tante denunce della rumorosa ’toccata’ dal porto di Genova, quella più circostanziata arriva da un vigile del fuoco residente in zona: “Il comportamento degli organizzatori è stato assurdo perché hanno tenuto sveglia mezza Genova” Denuncia, supportato da testimonianze audiovisive ed eloquenti rilevazioni fonometriche: “Ma ancora più assurdo il fatto che la Capitaneria di Porto, pur sollecitata dalla centrale operativa della polizia locale, non abbia fatto nulla”.

Non è chiaro se, ai tanti “mugugni” sui social, seguiranno denunce circostanziate. In caso di uno o più esposti, potrebbe partire un processo. In caso di condanna gli organizzatori rischiano un arresto fino a tre mesi per “disturbo della quiete pubblica“, che in genere “viene convertito come previsto dall’art. 659 del codice penale con una multa da 309 euro” ci spiegano dal Comune. Una barzelletta se, come nel caso di specie, sei un magnate e per celebrare le nozze di tuo figlio hai organizzato una crociera da 139 milioni di euro.

“Per chi ha i locali, le leggi ci sono e sono severe. In caso di sforamenti il rischio non è solo la sanzione, ma la sospensione della licenza o la chiusura”. Spiega al Fattoquotidiano.it uno storico gestore di locali notturni tra Genova e la riviera Ligure che, “per motivi di opportunità”, preferisce restare anonimo: ”Ma è già capitato in passato che dei privati affittassero yacht per dare feste aperte al pubblico, violando qualsiasi normativa sull’impatto acustico. In quei casi usavano l’alibi di non essere attraccati, non mi pare che in questo caso abbiano usato questa ‘accortezza’”. Anche il rumore notturno ha le sue regole, che variano in base a chi sei e dove ti trovi. Ci sono leggi nazionali, ma i comuni possono rilasciare delle deroghe di impatto acustico: “Anche molto diverse tra loro, ad esempio quello che viene concesso in Sardegna può essere vietato in Liguria”.

Trattandosi, nel caso del passaggio della crociera nuziale del magnate, di un evento estemporaneo e privato, non sarebbe stato neanche necessario chiedere una specifica autorizzazione per l’impatto acustico “sarebbe stato sufficiente rispettare le norme che regolano l’ordine e la tranquillità pubblica, imponendo il silenzio al più tardi a mezzanotte e mezza”. Prima di fare rotta su Genova, la rumorosa nave da crociera “Celebrity Ascent” aveva fatto tappa a largo di Portofino, dove nel pomeriggio di sabato erano iniziate le polemiche. Per lasciare spazio ai mille invitati, infatti, la piazzetta del borgo era stata chiusa al pubblico, con tanto di dispiegamento di carabinieri ad aiutare il servizio d’ordine della festa nel limitare gli accessi ed evitare imbucati. “La giunta ha deciso di accogliere con entusiasmo la proposta presentata dagli organizzatori di questo evento unico – la rivendicazione social del primo cittadino totiano di Portofino Matteo Viacava – Dalle 17 in poi sarà garantito l’accesso a Portofino solamente agli aventi diritto”.

Una privatizzazione di un’area pubblica di altissimo interesse storico-culturale, con il benestare dell’amministrazione locale, denuncia Legambiente. Per trovare un metro di paragone, tocca risalire al 2013, quando Matteo Renzi aveva ritenuto opportuno noleggiare per una cena privata il Ponte Vecchio di Firenze. A ulteriore elemento di contrasto, nella mattinata di ieri, la lussuosa nave da crociera è stata affiancata dalla piccola imbarcazione dell’Ong “Sea Eye 4”, che a causa delle norme che regolano i salvataggi in mare è stata costretta ad attraccare a Genova dopo quattro giorni di navigazione, nonostante il salvataggio di 51 persone, tra cui 28 bambini, fosse avvenuto al largo di Malta. Ora la “Celebrity Ascent”, lunga 327 metri e larga 40, costruita nel 2023 e navigante sotto bandiera maltese, sta proseguendo la sua crociera nuziale a Cannes e lungo la Costa Azzurra. Immaginiamo con quale apprensione, chi ha organizzato i festeggiamenti, possa vivere il possibile arrivo di una notifica di un’eventuale ammenda da 309 euro, pari allo 0,03% del cachet pagato al dj che ha animato la notte di sabato sera.