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Raimondo Todaro: “Ho avuto due tumori maligni, se non fosse stato per un’appendicite non me ne sarei mai accorto”

Ospite a Verissimo nella puntata andata in onda il 10 novembre del 2023, il ballerino aveva condiviso la sua battaglia silenziosa contro il cancro

di F. Q.
Raimondo Todaro: “Ho avuto due tumori maligni, se non fosse stato per un’appendicite non me ne sarei mai accorto”

L’ultima puntata di Verissimo è andata in onda domenica 26 maggio ma a tenere compagnia al pubblico di Canale 5 nel pomeriggio di domenica 2 giugno c’è stato il “best of” con il meglio delle interviste di questa lunga stagione del programma condotto da Silvia Toffanin. Tra i protagonisti dello speciale, c’era Raimondo Todaro, che lo scorso 10 novembre aveva raccontato nel salotto di Verissimo la sua lotta contro due tumori maligni. Affiancato dalla moglie Francesca Tocca, il ballerino ed ex docente di Amici aveva svelato i dettagli della malattia che lo ha colpito ormai 4 anni fa.

Una battaglia che ha condotto nel massimo riserbo e che è iniziata in un modo inaspettato: “È nato tutto da un’appendicite – ha iniziato a raccontare Todaro -. Mi portano in sala operatoria. L’intervento è durato 4 ore, perché l’appendice aveva bucherellato un pezzo di intestino, quindi mi hanno dovuto tagliare un pezzo di intestino e ricucire. Da lì, ho fatto dei controlli di routine. Mi arriva una telefonata mentre stavo entrando in sala prove con Lorella (Cuccarini, ndr) e con la Maestra Celentano. Mi dicono: ‘Ci sono due tumori maligni, ti devi operare subito‘”. Da lì è iniziato tutto: “Durante la prima edizione di Amici ho fatto due interventi a distanza di pochi mesi. Il lunedì andavo in ospedale, mi operavo con l’anestesia totale, mi risvegliavo e il giorno dopo andavo a lavorare tranquillamente. Il lavoro è stato la mia fortuna, perché era l’unico momento in cui non ci pensavo. Ora continuo a controllarmi, per adesso sono fuori pericolo”.

“Fisicamente ero a pezzi – aveva raccontato -. Cercavo di sorridere, di non fare vedere niente a nessuno, non so perché…ognuno reagisce a modo suo. Non volevo che mi guardassero con occhi diversi. Se non fosse stato per un’appendicite, non me ne sarei mai accorto. La prevenzione è tutto, nel mio caso mi ha salvato la vita. Se ho avuto paura? Te la fai sotto, paura è poco. Pensavo soprattutto a Jasmine. Lei sapeva qualcosa, perché mi vedeva entrare e uscire dall’ospedale. Sapeva che papà aveva ‘male al pancino’”. Infine, il ballerino aveva condiviso con Silvia Toffanin il ricordo di quel periodo difficile: “Ero a pezzi fisicamente, cercavo di sorridere e di non far vedere niente a nessuno: ma non so perché, ognuno reagisce a suo modo. Per fortuna il lavoro era l’unico momento in cui non ci pensavo. Ho avuto paura? La paura è poco, te la fai sotto” .

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