L’ammiraglia è ibrida. L’auto di serie della Losanga più “prestigiosa”, la Rafale, porta il nome di un aereo, il Cuadron motorizzato da Renault entrato in servizio nel 1934 che ha detenuto per anni il record di velocità (445 km/h). È un Suv di segmento D da 4,71 metri di lunghezza (meno della metà di quella del velivolo, che arriva a 7,12) in commercio in Italia a partire da 43.700 euro nella sua versione da 200 Cv. A fine anno arriverà anche la declinazione plug-in da 300 cavalli e a trazione integrale permanente con una percorrenza in elettrico annunciata fino a 100 chilometri.
“Affilata” e a tetto spiovente, la Rafale offre una ottima abitabilità e, nonostante le forme, anche una buona visibilità, inevitabilmente più all’anteriore (con qualche riflesso sulla plancia) che al posteriore.
Gli schermi orizzontale, per il guidatore, e verticale, per infotainment e navigazione, sono grandi (rispettivamente da 12,3 e 12”) e ben posizionati e possono venire integrati dallo head-up display da 9,3”. Anche la collocazione dei vari comandi è ergonomica. Per non parlare della comodità riservata a chi viaggia dietro, che malgrado il profilo coupé della vettura ha anche molta aria in testa. Non a caso il costruttore rivendica misure “best in class” per l’altezza fra le sedute e il tetto (880 millimetri) e per lo spazio per le gambe tra il divano dietro e il sedile davanti (320 millimetri). I rivestimenti delle sedute, specifiche per il modello Esprit Alpine e con rinforzi laterali, sono in Alcantara Révolution, con un tasso di riciclo rispetto al “tessuto” originale del 61%.
Il sistema E-tech Full Hybrid è lo stesso già montato su Austral ed Espace il cui “cuore” è il milledue turbo benzina a tre cilindri a ciclo Miller da 130 Cv e 205 Nm di coppia abbinato alle due rodate unità elettriche, una da 70 Cv per la trazione e una da 34 che funge da starter, generatore e sincronizzatore dei rapporti del cambio. La batteria agli ioni di litio è da 2 kWh. Il consumo omologato è di 4,7 l/100 km. Rispetto ad altre prove con la stessa alimentazione, lungo le strade andaluse fuori Siviglia con temperature vicine ai 40° (e quindi anche con il climatizzatore impegnato), e dunque praticamente senza alcun tratto urbano (dove Renault promette una guida in elettrico fino al’80% del tempo), il computer di bordo ha rilevato un dato superiore a quello dichiarato, ossia 5,6. Grazie al serbatoio da 55 litri l’autonomia promessa dalla Losanga supera i 1.100 chilometri.
Gli esteticamente interessanti e larghi pneumatici da 245 millimetri (245/45 R20) non giocano a favore della percorrenza e, a dire il vero, non favoriscono nemmeno la silenziosità.
Lo spunto da 0 a 100 all’ora avviene in 8,9” e la velocità di punta è di 180 orari. Sincero nello sterzo, il Suv è più comodo che sportivo, anche se si può guidare in maniera brillante. Ma è l’effetto combinato di tecnologie come le quattro ruote sterzanti (4 Control, un accessorio da 1.500 per l’allestimento d’attacco Techno), che tra l’altro garantiscono alla Rafale lo stesso diametro di volta della Clio, di un armamentario di sistemi di assistenza fino a 32 ADAS e del Solarbay, il tetto in vetro a cristalli liquidi (quasi 1,5 metri di lunghezza e poco meno di 1,2 di larghezza) che fanno dell’ambizioso modello una “voiture à vivre”. Che secondo la filiale nazionale arriva “nel momento giusto” nel Belpaese con la sua duplice proposta ibrida. Renault si aspetta in Italia che quasi il 70% dei volumi dipenda dalla declinazione top di gamma, la Esprit Alpine da 48.200 euro.