Prosegue il botta e risposta a distanza tra la segretaria del Pd Elly Schlein e Giorgia Meloni. Se infatti lo scorso sabato, dal palco di piazza del Popolo è stata la leader di Fratelli d’Italia a chiamare in causa Schlein, ieri i ruoli si sono invertiti. “Le parole di Borghi? Si tratta di un attacco gravissimo da parte della Lega al Presidente della Repubblica nel giorno della Festa della Repubblica. Una cosa che, a mia memoria, non ho mai visto accadere prima. A questo punto è necessario che la presidente del Consiglio si esprima e prenda le distanze, rispetto a quello che un partito della sua maggioranza oggi ha ritenuto di fare”.

Schlein, a suo modo, risponde anche agli attacchi mossi da Meloni al Partito democratico. “Ma io speravo che la presidente del Consiglio avesse di meglio da fare che, ogni giorno, decidere che cosa dovrebbe dire il Partito Democratico e la sua segretaria. Non sono un juke-box che rispondo a gettone”. Ma sull’accusa di fomentare odio politico, la segretaria prende le distanze. “La violenza politica è sempre da condannare e lo abbiamo sempre fatto in riferimento ai gravi fatti che sono accaduti in queste settimane in Europa”. Poi critica Meloni: “Fugge dal confronto con la realtà chiusa nel palazzo e non sente la voce di tanta Italia che sta facendo fatica e racconta un film che non so dove l’ha visto ma non è quello del Paese reale”.

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