La dermatologa Ines Mordente apre (virtualmente) le porte del suo studio su Real Time. E spiega come cambia il nostro rapporto con la pelle e perché in fatto di skincare dovremmo diffidare da Instagram e TikTok
È il nostro organo più esteso, il confine sensibile tra ciò che è dentro e ciò che fuori di noi. Ci protegge e, al tempo stesso, ci mette in contatto con gli altri, ci connette con il resto del mondo. La pelle è un po’ una mappa della nostra esistenza, dove ogni segno – ogni cicatrice, ogni ruga – racconti una storia. Ma non sempre ne andiamo fieri: acne, cisti, verruche e altre manifestazioni possono creare un enorme disagio e farci isolare dal mondo.
Parte proprio da qui il programma Sos Acne – La Dottoressa della pelle, prodotto da Casta Diva e in onda su Real Time. Protagonista è la dottoressa Ines Mordente, medico specialista in dermatologia e venereologia, che di fronte alla telecamera condivide alcune delle storie dei suoi pazienti. E mostra come si possa ‘cambiare pelle’, letteralmente e metaforicamente. “Ho scelto di andare in televisione per sensibilizzare il pubblico – dice la dottoressa a FQMagazine – ma anche per dare un messaggio di speranza. Molte persone mi hanno detto di essersi sentite meno sole”.
Il successo dei programmi medical in tv – Il programma si inserisce in un filone ben rodato: i programmi medical. Forse dieci anni fa non ci saremmo potuti immaginare il successo di bisturi, sale operatorie e corsie di pronto soccorso sul piccolo schermo. Né tantomeno dei brufoli. Pensiamo a Dr. Pimple Popper o a Vite Al Limite. Non parliamo di fiction stile Grey’s Anatomy, ma di storie vere che si svolgono davanti alla telecamera. “Secondo me, le reti hanno capito un concetto fondamentale – spiega la dottoressa Mordente – l’importanza di dare rilevanza scientifica a dinamiche della vita quotidiana. Chi non ha mai sofferto di problemi dermatologici, per esempio, o di alimentazione? Le tv si sono adeguate alla richiesta di mercato, ma al tempo stesso è un modo per fare divulgazione scientifica verso il grande pubblico”. È singolare come restiamo incollati al televisore a guardare ciò che generalmente veniva tenuto privato, se non nascosto: “Posso immaginare che pus o nei verrucosi possano non essere piacevoli da vedere per tutti – commenta la dottoressa Mordente – ma la cosa bella del programma sono le storie dei ragazzi, come sono rinati perché hanno visto cambiare la propria pelle. E poi, la pelle è fatta così”.
Il boom (social) della skincare – Negli ultimi anni la skincare è esplosa come fenomeno pop, coinvolgendo fasce di utenti sempre più giovani. I social giocano un ruolo cruciale lanciando trend, consigliando prodotti e divulgando “hack”, trucchi, più o meno fondati. Ma l’aumento dell’interesse non corrisponde necessariamente a una vera informazione sul tema. “L’errore più frequente che vedo nei miei pazienti è la mancanza di consapevolezza. Le persone, soprattutto le più giovani, non conoscono bene la propria pelle e tendono a lasciarsi consigliare in maniera incauta da chi vedono sui social, pensando che un certo numero di follower possa garantire una certa attendibilità. In realtà, non è sempre così. Anzi, spesso i trend vengono lanciati in maniera strategica dalle stesse aziende”. Capita spesso, dice la specialista, che arrivino nel suo studio pazienti con la pelle danneggiata da un prodotto virale su TikTok o da un trend consigliato dalle beauty guru. Viralità non fa sempre rima con efficacia, ancor meno con sicurezza. Ogni pelle è diversa, ogni età richiede prodotti mirati e ciò che funziona per qualcuno non funziona necessariamente per tutti.
I trend a cui stare attenti online – L’intenzione del programma, spiega la dottoressa, è di sensibilizzare i pazienti a dare ascolto a voci autorevoli e a rivolgersi al dermatologo per capire cosa è adatto alla propria pelle e cosa no. “Online vedo tantissime cose che non concepisco, come il trend della doppia detersione in ragazzi affetti da acne. Premesso che l’acne è una patologia su pelle grassa, nella mia esperienza ho osservato che usare troppi oli, burri struccanti e latte detergente peggiora la situazione – spiega la dottoressa Mordente – oppure l’utilizzo del make up in maniera non controllata. Capisco l’esigenza psicologica di voler un po’ camuffare i segni, ma esistono dei trucchi specifici per la pelle a tendenza acneica. Anche il fenomeno dello skin gritting (una variante dell’oil gritting, ndr), non mi piace”. La dottoressa Mordente non vuole parlare solo agli adolescenti– i più influenzati dai canoni proposti dai social – ma anche ai genitori: “Bisogna sensibilizzare anche le famiglie, che spesso sottovalutano i problemi della pelle liquidandoli come due brufoli e tre macchie. Ma può comunque comportare un disagio psicologico, ed è proprio da qui che è nata l’idea del programma”. Sos Acne – La dottoressa della pelle va in onda ogni mercoledì alle 21:20 su Real Time ed è disponibile on demand su discovery+.