Non sono volati missili al confine tra la Corea del nord e del Sud, ma i palloncini carichi di spazzatura inviati da Pyongyang all’indirizzo di Seul hanno alimentato tensioni. Al punto che il governo sudcoreano ha deciso di sospendere completamente il Trattato intercoreano del 2018, fino a quando non sarà ripristinata la “fiducia reciproca” tra le due parti. Ad annunciarlo è stato il Consiglio di sicurezza nazionale della Corea del sud nella tarda serata di ieri.

Nel novembre 2023, le autorità sudcoreane avevano già approvato la sospensione parziale del trattato – la cui firma ha contribuito ad abbassare le tensioni tra i due Paesi – in risposta al lancio di un satellite militare nordcoreano. Anche stavolta i problemi arrivano dai cieli: non i satelliti, bensì palloni gonfi di rifiuti.

Non sono bastate le rassicurazioni di Kim Jong-un e l’annuncio dello stop ai palloni della spazzatura. La ritorsione era stata decisa nei giorni scorsi come punizione per i volantini firmati e diffusi da Seul, con lo scopo di fomentare e sostenere i dissidenti del regime nordcoreano. La risposta non si era fatta attendere, tra martedì sera e domenica mattina: secondo il viceministro della Difesa nordcoreano Kim Kang-il, ben 3.500 palloni con 15 tonnellate di detriti hanno solcato i cieli in direzione della Corea del Sud. La sospensione della ritorsione è temporanea – ha riferito Pyongyang – e il volo dei rifiuti potrebbe ripartire se i volantinaggio di Seul contro il governo del nord dovesse ricominciare.

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