Una maxi rissa con almeno sessanta persone coinvolte è scoppiata sabato notte scorsa a Cantù in piazza Garibaldi, la piazza principale della cittadina comasca. Alla fine due accoltellati sono rimasti a terra in gravissime condizioni mentre un terzo uomo di 29 anni è stato portato in ospedale da conoscenti e, nonostante le ferite profonde, ha poi firmato per essere dimesso. In serata tre minorenni sono stati fermati con varie accuse, la più grave tentato omicidio aggravato in concorso. Hanno 17, 16 e 14 anni, il più giovane quello con i precedenti più gravi. Colui che invece avrebbe usato il coltello, che ha 18 anni, si è costituto, dopo aver capito di essere ricercato.

Sul posto ,intorno alle 3, sono subito arrivate cinque pattuglie dei carabinieri e le ambulanze che hanno portato un 44enne, fra l’altro con gravi lesioni alla milza, all’ospedale Sant’Anna di Como dove è stato operato e un 33enne al San Gerardo di Monza, dove è in coma farmacologico. Per entrambi la prognosi è riservata.
Si tratta almeno nella terza rissa dell’ultimo mese. Le indagini dei carabinieri, che con la collaborazione della polizia locale hanno visionato i video delle telecamere e sentito i testimoni, si sono subito concentrate sulle baby gang. Secondo la ricostruzione, i partecipanti alla rissa erano in un locale della piazza. Una volta usciti è scoppiata la lite con una violenza feroce, con cocci di bottiglie e anche transenne usate come armi. Uno dei ragazzini teneva fermo uno dei malcapitati mentre un altro lo prendeva a calci, e un terzo lo accoltellava alla schiena più volte. Per lunedì il prefetto di Como Andrea Polichetti ha convocato una riunione del comitato per l’Ordine e la sicurezza a cui parteciperà anche il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.

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