È bastato un gol tra la gara di andata e di ritorno per decidere la sfida tra Venezia e Cremonese per l’ultimo posto in Serie A. A spostare l’ago della bilancia è stato Christian Gytkjær: è lui a riportare i veneti nella massima serie dopo un’assenza di due anni. Per il danese si tratta di una sorta di dolce bis, visto che aveva già deciso la promozione del Monza nella stagione 21/22. Si chiude così il quadro delle neopromosse: Parma, Como e Venezia.

La partita di andata, giocata giovedì 30 maggio, si era conclusa con un pareggio senza reti. Tutto, quindi, si è deciso nella finalissima di domenica 2 giugno che si è trasformata in una sfida da “dentro o fuori”. Il buon avvio della Cremonese è spezzato al 24esimo minuto, quando Gianluca Busio, dopo una corsa da centrocampo, ha servito Gytkjær, che ha spedito la palla in porta con il sinistro dopo un inserimento perfetto. Da quel momento in poi i lagunari hanno controllato la partita, ma gli assalti dei grigiorossi non sono mancati. A essere decisivo è stato anche il portiere Jesse Joronen, le cui parate hanno salvato il risultato in più occasioni.

Alla fine, allo stadio Pier Luigi Penzo, la festa è stata dei padroni di casa che sono tornati in Serie A dopo due anni. Il Venezia si è confermato la terza forza della stagione, dietro a Parma e Como che sono salite direttamente. Dietro il successo dei lagunari c’è il tocco dell’allenatore Paolo Vanoli, che ha risollevato la squadra dall’ottavo posto della stagione 22/23. Al termine della gara con la Cremonese, Vanoli ha festeggiato così la promozione: “Sono senza parole. Abbiamo fatto un’impresa, veramente un capolavoro. quando c’è l’impegno, tanto lavoro, prima o poi i sogni si possono realizzare. Lo abbiamo realizzato”. Adesso è tempo di organizzare il futuro, ma prima i festeggiamenti.

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